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Piano di rientro per la sanità pugliese, preoccupazione per i tagli in Capitanata

Le segreterie confederali e di categoria di CGIL, CISL e UIL chiedono un tavolo di concertazione anche sul territorio di Foggia.

 

"Tra la popolazione ed i lavoratori della sanità di Capitanata, sono forti le preoccupazioni e l’allarme per le misure che la Regione Puglia si appresta a varare per il riordino del settore". E’ quanto rilevano le segreterie territoriali confederali di CGIL, CISL e UIL e delle categorie FP CGIL, CISL FPS e UIL FPL in una lettera inviata al Direttore Generale dell’Asl di Foggia, Ruggiero Castrignanò, ed al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Foggia, Tommaso Moretti, ai quali chiedono anche sul territorio di Foggia un tavolo di concertazione permanente. Il Governo Regionale Pugliese si sta accingendo ad emanare il piano di rientro della spesa sanitaria da realizzarsi nell’arco del triennio 2011-2013 con interventi strutturali di tagli alla spesa sanitaria regionale concernenti la ospedalizzazione, la farmaceutica, la razionalizzazione nell’acquisto di beni e servizi e la spesa del personale del Servizio Sanitario Regionale. A tal proposito è stato costituito presso l’assessorato regionale alla sanità, con la disponibilità dell’assessore, Tommaso Fiore, un tavolo permanente sui temi della sanità con il compito di analizzare le fasi di elaborazione del piano per avviare un confronto di merito con le organizzazioni sindacali, le quali non hanno mancato di sottolineare, in questo delicato momento, "l’esigenza di un equilibrio tra le riduzioni di spesa ed i nuovi investimenti tesi a rafforzare le strutture sul territorio al fine di determinare una riduzione dei tempi di attesa e della mobilità passiva". I provvedimenti annunciati riguarderanno soprattutto una riduzione dei posti letto per acuti con la conseguente rideterminazione della rete ospedaliera regionale, una riorganizzazione dei piccoli ospedali, un taglio di posti letto nella sanità privata ed un intervento, sul versante del personale, sulle dotazioni organiche. Secondo i sindacati di Capitanata, "sono forti le preoccupazioni e l’allarme che l’annuncio del varo di queste misure stanno suscitando, tra la popolazione del nostro territorio e i lavoratori del settore. I primi per il rischio di vedersi privati di servizi sanitari essenziali per la salute e i secondi per le conseguenze che potranno determinarsi sul proprio rapporto di lavoro". Pertanto, le organizzazioni sindacali confederali e di categoria di CGIL, CISL e UIL, nel merito di questi interventi, chiedono di "essere convocate urgentemente per un confronto diretto a discutere il piano che l’assessorato alla sanità sta per varare in ordine alla riduzione dei posti letto della rete ospedaliera ed alla conseguente rideterminazione delle dotazioni organiche nell’azienda sanitaria di Foggia con l’attivazione, anche sul nostro territorio, di un tavolo di concertazione permanente sui temi della salute e della sanità".