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Vieste/ Giuffreda (Sel): Lettera aperta al Partito Democratico

Perché non avviare un dibattito aperto, alla luce del sole, facendo assume pienamente la responsabilità agli elettori del centrosinistra della scelta del candidato sindaco?

 

La crisi strutturale della maggioranza di centrodestra, le reciproche e pesanti accuse da parte di gruppi antagonisti all’interno del PdL, la contrapposizione del movimento 1 del PdL di Mimì Spina nei confronti del gruppo dirigente dello stesso partito, i malumori dei consiglieri comunali di maggioranza, tutto questo fa pensare che si sono aperte le porte di una nuova fase politica.

Certamente, questi movimenti, non sono insoliti con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale della primavera prossima. Capita di frequente che, in vista della composizione delle liste, ogni piccola fazione del PdL (perché di questo di tratta) alzi la voce per cercare visibilità e conquistare un posto al sole.

Questa volta, però, non si tratta di scaramucce. È in crisi un sistema, un modello di alleanza tra forze contrapposte che non regge più, che non riesce a dare quelle certezze che fino ad oggi è riuscito ad assicurare.

Un’alleanza basata sul mattone e sull’aggressione al territorio, sull’impunità e sulla violazione dei diritti dei cittadini, sulle lottizzazioni di dubbia legalità. La stessa vicenda del consigliere Gino Dirodi non può essere letta e liquidata come una guerra di interessi, spesso illegittimi, tutta interna al centrodestra. Sarebbe riduttivo e non veritiero, ci porterebbe lontano dalla reale portata politica della questione.
Stiamo assistendo, invece, ad una vera offensiva antidemocratica ed antisociale che si vuole nascondere dietro i mancati riconoscimenti (edilizi?, economici?, politici?) a questo o quel gruppo all’interno della maggioranza.
Ai ripetuti attacchi da  parte di tutta la maggioranza ( compresa la stessa UDC) al ruolo ed alla funzione del consiglio comunale, ormai svuotato di contenuti ed esautorato nelle proprie funzioni, si aggiunge, ora, l’arroganza di una classe dirigente che ha mostrato il suo vero volto: contrapporre l’interesse ( sempre lecito?) del privato a quelli pubblici, della collettività. 

Attenzione però! Questa classe dirigente proverà a resistere ed a riproporsi. Bisogna diffidare delle soluzioni troppo facili.

È  troppo facile per il movimento PdL 1 lanciare strali contro quest’Amministrazione e poi, con i propri uomini, garantirne la sopravvivenza.
È  troppo facile per gli esponenti dell’UDC  offrire la propria solidarietà al consigliere Dirodi per poi restare imperterriti abbarbicati a quel potere che, solo a parole, contestano.
È  troppo facile, per diversi consiglieri di maggioranza, accusare la Giunta di inefficienza e poi condividere tutto nel merito e nel metodo.

Di fronte a tanto degrado è un dovere, per il centrosinistra, intervenire per assicurare alla città una alternativa democratica.

Le dispute interne alle tante sinistre non hanno più senso. Le nostre divisioni hanno causato la sconfitta prima culturale e poi elettorale in questa città nonostante la debolezza strutturale di un centrodestra incapace di rappresentare nemmeno i valori di una destra liberale e di governo.

Bisogna mettere in piedi un’alternativa credibile a questa classe dirigente, ormai al declino, che può fare ancora molti danni alla città.

Il centrosinistra e le forze dell’associazionismo devono far sentire la propria voce, superando timidezze ed incomprensioni, per lanciare una sfida a questa destra ed alla sua classe dirigente, ormai, vetusta ed impresentabile che non ha centrato uno solo degli obiettivi sbandierati in campagna elettorale. I suoi proclami si sono, negli anni sgretolati: dal rilancio del turismo, al reperimento di fondi comunitari, al rapporto con gli altri enti ( a cominciare dalla Regione) questa Amministrazione ha mostrato tutta la sua inefficienza, mentre in città è forte il sentimento di abbandono e di assenza di guida politica ed amministrativa.

È un momento decisivo per il centrosinistra, per le donne e gli uomini di buona volontà di dimostrare tutta la passione, le competenze e il proprio valore per tirare fuori la città da questa fase di stagnazione, per cambiare la politica, per mettersi al servizio del cittadini, per ridare dignità ad una città martoriata ed umiliata da questa classe dirigente.

Queste forze devono sapersi unire e cominciare a parlare ai tanti giovani che hanno perso la speranza in un futuro migliore, a qui genitori che vedono partire i propri figli verso un futuro incerto. Devono essere capaci di delineare uno scenario alternativo e migliore di quello del centrodestra. Devono lavorare su un programma di governo con cui scommettere sul domani e risolvere i problemi di questa città all’insegna della trasparenza, della lealtà e della responsabilità.

Bisogna rompere gli indugi. La costruzione di un’alternativa possibile passa anche attraverso l’individuazione di una candidatura a sindaco condivisa, largamente riconosciuta e sostenuta. Le energie nel nostro campo non mancano.

Non abbiamo condiviso, nel metodo e nel merito, la candidatura offerta dal PD al centrosinistra perché rischia di non far raggiungere gli obiettivi ambiziosi che il centrosinistra deve avere.
Allora, perché non avviare un dibattito aperto, alla luce del sole, facendo assume pienamente la responsabilità agli elettori del centrosinistra della scelta del candidato sindaco?

La Puglia è la terra che ha fatto delle primarie il vessillo del rinnovamento. Troviamo insieme le forme e le opportunità per consentire una libera ed ampia partecipazione, con opzioni programmatiche precise, per permettere agli elettori di scegliere il candidato sindaco.
Apriamo lo stretto recinto dei partiti e chiamiamo il variegato mondo dell’associazionismo a partecipare attivamente ad un progetto ambizioso: rinnovare la politica e la classe dirigente.
Non perdiamo altro tempo! Evitiamo gli errori del passato!
Le primarie possono essere lo strumento più efficace per rilanciare l’iniziativa politica del centrosinistra.
Se primarie saranno, Sinistra Ecologia Libertà non farà mancare il proprio contributo.

Antonio Giuffreda  – Sinistra Ecologia Libertà – Vieste