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Vieste/ Turista tedesco deceduto alcune precisazioni

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Gentile Direttore, ho appena letto i commenti alla notizia del decesso del povero turista straniero, deceduto ieri in mare, il cui corpo è stato rinvenuto nello specchio di acqua dello stabilimento balneare "La Bussola" da me gestito. Non vorrei con questo mio intervento scendere nello specifico, constatando come alcuni dei commenti siano delle inqualificabili  "sparate a zero" prive di conoscenza e rispetto per chi opera da anni, seriamente e con coscienza, nel settore della vigilanza balneare.
Mi preme precisare i fatti con esattezza e dunque dare così una risposta – chiara – a chi ha voglia di "giocare" con cose serie ed è diseducato all’utilizzo di uno strumento di informazione.
Ieri mattina, dopo aver scorto il povero turista,esanime nell’acqua, trascinato dalle onde verso la battigia del Lido La Bussola, i bagnini ( due, più altri due assistenti bagnanti)  dello stabilimento hanno immediatamente recuperato il corpo trascinandolo a riva ed eseguito un tentativo difficoltoso di respirazione "bocca a bocca" (l’uomo emetteva copiosi conati di vomito considerato l’enorme quantità di acqua incamerata) e attraverso lo strumento di radioline portatili di cui ogni bagnino e personale addetto al  lido è dotato, si è messa in moto una rapidissima attività di soccorso che, nell’immediatezza ha portato sul luogo ben sei medici, tra cui il dr. Roberto Candiani e la dr.ssa Anna Maria Giuffreda che erano già nei pressi dell’accaduto, i quali, con competenza hanno svolto ogni più disperato tentativo per rianimare l’uomo. In meno di due minuti, e ciò è da sottolineare, è intervenuto il 118 con tutti gli strumenti idonei. Purtroppo, nulla si è potuto fare per ridare vita all’uomo.
Ciò chiarito, non appare neanche il caso di sottolineare come lo sfortunato turista non si fosse introdotto a fare il bagno nelle acque vigilate dagli assistenti del lido La Bussola e che pertanto nessun operazione di prevenzione è stata violata.
Mi auguro, attraverso la precisazione dell’accaduto, di essere stato sufficientemente chiaro e dunque vorrei invitare, in occasioni simili ad essere più prudenti ed educati nei commenti, facendo rilevare, per conoscenza diretta e personale dell’organizzazione di miei colleghi, come in tutti gli stabilimenti balneari di Vieste il livello di competenza nella vigilanza ai bagnanti e nei soccorsi sia di alto livello e ciò anche per dare maggiore tranquillità a tutti i concittadini ed ospiti che affollano le nostre spiagge. Si rimane profondamente dispiaciuti che un uomo, in un momento di felicità che rappresenta la vacanza, abbia perso la vita e che purtroppo Vieste, per la Sua famiglia, resterà, per sempre, uno punto sulla cartina geografica dove il proprio caro ha perso la vita e non tornarci mai più.
                                             
Michele Giarrusso 

 

 

 

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