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Vascello: “sono stato al Viestemare…la lettera alla Gazzetta solo incomprensioni”

Con oltre un milione di arrivi e quattro e mezzo di presenze, la provincia di Foggia rappresenta circa il 40% dei flussi della intera regione Puglia.

 

A fronte di una tale quantità di turisti, l’APT di Foggia è destinataria ogni anno di diverse segnalazioni di disservizi, lamentele che i nostri uffici cercano di verificare nell’ottica di migliorare la qualità dell’offerta turistica del nostro territorio. Alcune di queste denunce si rivelano fondate, altre invece non hanno riscontri oggettivi e sono spesso frutto di incomprensioni . Nella mattinata di ieri a seguito della lettera di protesta del turista campano pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno mi sono recato a visitare il residence VIESTEMARE, che non conoscevo perché di recente apertura.
Sono stato ricevuto dal proprietario, un giovane gentile  da poco laureato alla Bocconi di Milano che ha fatto la scelta coraggiosa di ritornare a fare l’imprenditore al sud nella sua terra. Ho riscontrato una struttura pulita ed ordinata, dalla sobria eleganza con standard qualitativi di gran lunga superiori a quelli richiesti dalla normativa sulla classificazione che attribuisce tre stelle al villaggio Viestemare. L’accesso al mare dista meno di settecento metri , la spiaggia lunga svariati chilometri, larga ed ospitale è servita da diversi lidi attrezzati. Anche il rapporto qualità prezzo mi è parso elevato, meno di novanta euro al giorno per un appartamento da quattro posti letto (esplicitamente richiesto dal cliente) nella seconda quindicina di luglio. Per tali ragioni credo che la segnalazione possa tranquillamente essere ricompresa nella fattispecie di quelle dovute ad incomprensioni.
Detto questo  non intendo sottrarmi dall’evidenziare alcune delle criticità che affliggono ormai da troppo tempo un comparto economico che solo nella ricettività e nella ristorazione occupa oltre 7000 addetti, forse la più grande industria della nostra regione. A fronte di una classe imprenditoriale che in larga maggioranza è cresciuta si è specializzata ed è oggi matura per affrontare le sfide future, la politica ha nel tempo perso la capacità di programmare a medio e lungo termine, trasformandosi sempre più in una palla al piede per le imprese turistiche. La cosa appare ancor più grave perché avviene nel territorio che ha visto il turismo nascere sulla spinta di un investimento pubblico intelligente e lungimirante quale è stato quello di Pugnochiuso voluto da Enrico Mattei. Le politiche legate alla mobilità sono ferme grosso modo agli anni settanta, un aeroporto che dista oltre tre ore dalle località di vacanza con diverse rotture di carico lungo il percorso, la parte nord del Gargano servita da una ferrovia bella e romantica ma ormai non più rispondente alle esigenze di un turismo che deve affrontare le sfide della globalizzazione, la soppressione della fermata di San Severo per i treni a lunga percorrenza ha ulteriormente aggravato la situazione. Una legge sulla classificazione delle strutture oramai vetusta, la mancanza di uno sportello unico per le imprese turistiche, una raccolta dei dati statistici che fatta con strumenti che risalgono agli anni cinquanta sottopone gli imprenditori a lavori estenuanti  e ci rende dei dati largamente  incompleti e non utili per le programmazioni future, la totale assenza di politiche turistiche reali.
E’ per queste ragioni e non altre che a nome mio, dell’Azienda di promozione turistica e di tutti i Garganici mi sento di chiedere scusa al nostro ospite campano ed a tanti altri turisti come lui. Comprendo benissimo l’amarezza di vedere deluse le aspettative di una vacanza magari a lungo desiderata. Spero che il signor Turchi voglia ritornare sul Gargano insieme alla sua famigliola con la predisposizione a conoscere una terra così selvaggia e bella che neanche i 96000 posti letto costruiti nel cemento sono riusciti a deturpare. Una terra con tanti limiti, dove i telefonini non hanno copertura, dove molte strutture non hanno la rete wireless, dove le tante baie dei nostri oltre 140 Km di costa sono di difficile accesso, dove spesso e volentieri si incontrano mucche podoliche daini e cinghiali. La invito a ritornare da noi potrebbe rivalutare ed apprezzare tutti  i limiti di questa terra.

Nicola Vascello – Commissario Azienda di promozione turistica – Foggia

 

 

 

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