Menu Chiudi

Cagnano Varano/ “I soldi o dissotterro i capodogli”

Il proprietario del terreno di Cagnano accettò di seppellire le carcasse dei cetacei, ma non è stato mai pagato. Antonio Marrucchelli pronto a mettere in atto gesti clamorosi: “li abbandonerò ad Ischitella”.

 

«Dissotterrerò i capodogli e abbandonerò le carcasse a Cagnano Varano e Ischitella» E la protesta di Antonio Marrucchelli, il proprietario del terreno di Cagnano Varano dove sono state sepolte le carcasse dei sette capodogli che si arenarono e morirono sulle spiagge di Capojale il 10 dicembre dello scorso anno. Il terreno fu concesso con un contratto di comodato gratuito anche perché la ditta del figlio di Marrucchelli, la Agritur, ebbe l’incarico di provvedere allo smaltimento di quelle carcasse: l’azienda, però, da quasi otto mesi attende il finanziamento promesso dal Ministero dell’Ambiente. «Subito dopo aver avuto l’incarico — spiega Antonio Marrucchelli — la ditta di mio figlio ha avviato i lavori d’urgenza come richiesto dalle istituzioni per risolvere quanto prima il problema delle carcasse. Per quei lavori ha sostenuto dei costi anche ingenti, ma ad oggi non abbiamo visto alcun centesimo». Secondo quanto dichiarato da Marrucchelli, il figlio avrebbe sostenuto spese per 450mila euro più Iva, per un totale di 532mila euro. Qualche giorno fa la ditta ha presentato la prima fattura da 150mila euro, ma nessuno si è fatto avanti per pagarla o per spiegare quando il finanziamento sarebbe giunto.
Il 10 dicembre del 2009 nove capodogli — Physeter macrocephalus —, tra i dodici e quattordici metri di lunghezza si arenarono nelle acque basse di Capojale: due cetacei riuscirono a riprendere il mare aperto e a mettersi in salvo. Niente da fare, invece, per gli altri sette mammiferi morti, secondo quanto spiegato dagli esperti, a causa dello schiacciamento del diaframma che ha provocato lesioni gravissime ai polmoni.
Le carcasse dei cetacei sono rimaste per alcuni giorni sulla spiaggia fino a quando il ministero dell’Ambiente ha deciso che dovevano essere smaltite e interratte. Il campo fu concesso in comodato gratuito da Marrucchelli, dopo che alla ditta del figlio furono assegnati i lavori per procedere allo smaltimento dei cetacei. «Mio figlio — continua Marrucchelli — ha anticipato il 70% delle spese e ora si trova in grosse difficoltà economiche. E sull’orlo del fallimento e, da quattro mesi, non paga i dipendenti». Per questo motivo, nei mesi scorsi Marrucchelli aveva chiesto che le istituzioni prelevassero dal suo terreno le carcasse, per poter vendere l’appezzamento e ricavare il denaro occorrente. «Non è arrivata alcuna risposta — aggiunge l’agricoltore — e, visto che neanche i soldi arrivano, l’unica possibilità è quella di dissotterrare i cetacei e di abbandonarli. Sono costretto a fare questo perché, dopo tutto quello che noi abbiamo fatto, nessuno ci sta aiutando». Del problema è stato investito anche illegale della ditta Agritur, l’avvocato Giuliano Iovane, che ha sottolineato di aver scritto decine di lettere per capire a chi spettava elargire il finanziamento promesso: lettere senza alcuna risposta. «Fino ad oggi — spiega il legale — non sappiamo chi deve pagare, così come non sappiamo se questo finanziamento arriverà mai».
A Marrucchelli ha risposto l’assessore all’Ambiente della provincia di Foggia, Stefano Pecorella, sottolineando tutta la disponibilità dell’ente per risolvere la vicenda perché «è giusto che chi ha lavorato per questa emergenza venga ricompensato e a dovere». L’assessore però ha anche spiegato che la prima fattura è stata consegnata non alla Provincia di Foggia ma alla Prefettura solo il 3 agosto scorso. «Inoltre — osserva Pecorella — sarà necessario verificare i costi delle operazioni effettuate». Questo anche perché il Ministero, al momento dell’emergenza, aveva indicato un finanziamento di circa duecentomila euro: somma nota anche alla ditta di proprietà del figlio di Marrucchelli.

 

 

 

Leggere è il cibo della mente
Quest’estate regalati

LA GRANDE IMPLOSIONE
rapporto sui viestani 1970 – 2007
il libro di ninì delli Santi

…”nulla è impossibile a Vieste
dove nulla è possibile”…

———————————————————-

LA CITTA’ VISIBILE
L’odonomastica di Vieste
dall’era antica ad epoca contemporanea
di Matteo Siena

in edicola o librerie
prenotazioni e spedizioni
0884/704191
oppure info@ondaradio.info

———————————————————————-