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Carpino Folk Festival 10: un lungo viaggio durato 10 tappe

Un successo andato oltre ogni più rosea aspettativa che ha fatto registrare, in termini numerici, cifre a più zeri: ben sessantamila gli spettatori presenti nel centro garganico durante le dieci serate.

Quest’anno il Carpino Folk Festival ha compiuto quindici anni. Dal 1996 il Festival ha sicuramente cambiato volto nella formula, ma non ha mai tradito lo spirito e l’identità che fin dall’inizio ne hanno fatto, insieme alla qualità delle proposte artistiche, la fortuna. E’ una identità, questa, che l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival ha conservato gelosamente, e che ancora oggi, assieme al sempre altissimo livello del cartellone, è alla base del suo successo. Dieci sono state le date dal 26 Luglio a Lesina fino al 10 agosto, passando per San Marco in Lamis. 15 eventi delle compagnie e dei gruppi per un totale che supera i 160 artisti; progetti speciali e produzioni originali del festival, un concorso fotografico, proiezioni inedite e Notte di Chi Ruba Donne con la riproposizione della Serenata come veniva portata a Carpino e San Giovanni Rotondo fino alla prima metà del secolo scorso. Tutte le serate sono state apprezzatissime dal pubblico e, per i concerti, la Piazza del Popolo di Carpino è sempre risultata affollata, totalizzando oltre 60.000 spettatori. Il picco di oltre 17.000 raggiunto con il concerto di Youssor N’Dour e il 95-enne Antonio Piccininno e i Cantori di Carpino nella serata conclusiva del festival. Ottimi risultati che confermano il grande momento di popolarità che sta vivendo il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni. L’entusiasmante avvio della manifestazione è avvenuto con l’anteprima di Lesina con la rievocazione del Ballo di Sant’Anna sotto la direzione di Primiano D’Addetta, poi proseguito con il progetto de Le Tarantelle del Gargano a San Marco in Lamis nell’ambito di ‘un festival che coinvolge il territorio’ con Ciro Pignatelli. Quindi le prime due serate a Carpino dedicate alle bande (Girodibanda e BandAndriatica) che hanno fatto proprie il repertorio della musica folk e popolare della Puglia, dell’adriatico e dell’area balcanica. Il 5 agosto è partita la tre giorni dedicata alla presentazione dei progetti speciali della rassegna più strettamente legati alla tradizione del Gargano (Memorie di un territorio, Progetto Cala la Sera, la riproposizione della Serenata come si portava a Carpino e a San Giovanni Rotondo e il Raduno delle Chitarre Battenti del Gargano). Il festival si è trasferito nella parte più vecchia del paese per presentare i suoi progetti speciali. Tre serate completamente dedicate agli artisti e alla musica del Gargano e l’omaggio alla musica della chitarra battente. E’ con la riproposizione della Serenata come si portava fino alla prima metà del secolo scorso che l’armonia, che consente ad una comunità di ballare e suonare, si è trasformata in magia con gli anziani del paese, donne comprese, che ad uno ad uno, con meraviglia di tutti, decidono di esibirsi in pubblico. Speciale il progetto di Pio Gravina sui vecchi nomi delle vie del Gargano che ci ha raccontato un Gargano segreto attraverso una Carpino che fu. Dall’8 agosto in Piazza del Popolo gli spettacoli della XV edizione con i grandi nomi del cartellone: grandi protagonisti della scena della World Music come Youssou N’Dour e Al Di Meola e nomi che non hanno bisogno di presentazioni e che sono stati in grado di soddisfare i gusti musicali di tutti gli appassionati che sono intervenuti: Canzoniere Gracanico Salentino, gli E ZèZi Gruppo operaio di Pomigliano D’arco, Mimmo Epifani, Alessandro Mannarino e il concerto finale dei Cantori di Carpino con il protagonista principale della rassegna, il 95-enne Antonio Piccininno capace di far ballare anche il Presidente della Fondazione Petruzzelli, nonchè Sindaco della Citta di Bari, Michele Emiliano: ‘siamo in una delle piazze della tradizione musicale e culturale pugliese che ci dà la forza di tenere la schiena dritta’.

 

 

 

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