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Crisi Provincia/ Parte il countdown

Nonostante gli ultimatum lanciati non più tardi di una settimana dal neocoordinatore provinciale dell’Udc Angelo Cera, la querelle Pdl-scudocrociato all’interno del governo di Palazzo Dogana continua. Anche se sembra essere scattato il countdown definitivo. E la data fatidica è fissata per il 30 ottobre, su richiesta dell’Udc che pare abbia ammorbidito la linea di fronte alle richieste di un Pdl in difficoltà, consapevole da un lato di avere numeri risicatissimi a Palazzo Dogana e dunque della necessità di recuperare i centristi per continuare la consiliatura in modo sereno ma, al contempo, alle prese con i veti posti all’interno della stessa maggioranza al rientro del partito di Casini (vedi la Destra con Agostinacchio o l’ex centrista oggi Udeur Nicandro Marinacci, che parlano di “coerenza politica” e della necessità di conferire all’amministrazione una chiara linea di centrodestra, lasciando fuori uno scudocrociato che in più di qualche occasione, vedi al Comune di Foggia, ha preferito l’alleanza con il centrosinistra). Insomma, la faccenda non è semplice. Si tratta di recuperare due voti (quelli dei centristi Bonfitto e Pellegrino) senza rischiare di perderne altrettanti. Non solo. Sul tavolo c’è la questione assessorati. L’Udc ne chiede due, tanti quanti ne ha persi lo scorso febbraio, quando passò all’opposizione. "Una quota in linea con quel 16% -dicono- portato in dote al presidente Pepe nel 2008, in sede di ballottaggio". Dall’altro il Pdl, che sarebbe disponibile a concederne solo uno, così da accontentare quei "cespugli" che oggi premono per una rivisitazione dell’esecutivo visti  i sopraggiunti mutamenti nella geografia politica del centrodestra che sostiene Pepe. Insomma, nessuno fa previsioni. Tutto è in divenire. Una cosa è certa: la mancata intesa con i centristi il prossimo 30 ottobre significherebbe chiusura totale dei rapporti Pdl-Udc per le prossime tornate elettorali. "A tutti i livelli", avvisa Cera.