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PDL/ Mazzone: “ serve un nuovo corso e subito i congressi”

In fibrillazione non solo la politica nazionale , ma anche quella locale. Occhi puntati sul PDL. Mancano prospettive ed organizzazione, alla base del mancato radicamento del Pdl sui territori. Ne è convinto Gabriele Mazzone, che in Capitanata con difficoltà riesce a tenere insieme anime contrastanti e litigiose tra loro. “Servono i congressi, subito” dichiara parlando dell’incontro di stasera. I tre coordinatori nazionali Bondi, La Russa e Verdini presenteranno infatti una bozza di proposta sulla modifica del criterio di elezione dei nuovi coordinatori regionali, provinciali e comunali, fino ad oggi calati da Roma, a mò di commissariamenti. “Un voto ponderato” quello che sarà proposto al premier, che sia specchio del peso che gli eletti in quota Pdl ricoprono nel loro territorio di riferimento. Fermo restando il potere di veto in mano a Berlusconi. “Sicuramente è un’elezione più democratica” dice Mazzone "che rischia però –aggiunge- di rivelarsi solo un pasticcio e di creare un partito di meri eletti". "E se abolissimo il veto del presidente sarebbe ancora meglio" chiosa, "I territori avrebbero la possibilità di autodeterminarsi". Quello che serve per Mazzone è il coinvolgimento della base, dare la parola agli iscritti. I congressi, che il Pdl non ha mai celebrato, restano la sede naturale per la nomina dei dirigenti. Opinione condivisa dal presidente Antonio Pepe, che però non vede tutta questa fretta. “Il voto ponderato sarebbe già un primo passo” dice, “in attesa di prepararsi con calma agli ulteriori step, compreso il tesseramento”. Insomma, su un punto l’accordo c’è: il Pdl come partito ancora non esiste. “Abbiamo perso due anni per amalgamare An e Forza Italia", sottolinea Pepe, "è naturale che serva del tempo”.  Ma la minaccia finiana non impone di affrettare il passo? Basti pensare che il 10% intorno al quale viaggia oggi Futuro e Libertà secondo gli ultimi sondaggi, è formato per il 7/8 % da ex Pdl. 1500 gli iscritti in Puglia ai 116 circoli di Generazione Italia,il braccio operativo del nascente partito finiano. 15 quelli ufficializzati in Capitanata, che si appresta a dare il benvenuto proprio al presidente della Camera. Fini sarà a Foggia venerdì prossimo, 22 ottobre. E sarà quella l’occasione migliore per contarsi e per scorgere volti e nomi di peso che hanno abbracciato il progetto "futurista".