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“LETTURE DI STORIA” a S. Marco in Lamis

Maratona Letteraria  per l’Unità d’Italia. personaggi pubblici leggono brani del libro di Pasquale Soccio “Unità e Brigantaggio in una città della Puglia”.

 

A San Marco in Lamis si dà voce alla Storia.
Sabato 30 ottobre, alle ore 18.30, all’Istituto “Pietro Giannone” si svolgerà la manifestazione “Letture di Storia”, organizzata dal Comitato Città di San Marco in Lamis per i 150 anni dell’Unità d’Italia in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Il Comitato cittadino sammarchese è stato il primo ad essersi costituito in Provincia di Foggia per le celebrazioni dell’Unità d’Italia.
L’evento ha il patrocinio del Comitato Interministeriale per le celebrazioni 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Le “letture di Storia” – ideate da Maurizio Tardio e tratte dal libro di Pasquale Soccio “Unità e Brigantaggio in una città della Puglia” – saranno affidate a personaggi pubblici della Capitanata. Presentati da Luigi Minischetti e accompagnati dalla musiche di "Festa Farina e Folk", leggeranno, tra gli altri, il rettore dell’Università degli Studi di Foggia, il presidente della Provincia, i parlamentari dauni Colomba Mongiello e Angelo Cera, il Capo della Procura di Foggia, il presidente del Parco del Gargano, ma anche giovani e studenti sammarchesi.
Sarà ospite della serata Giuseppe Garibaldi, pronipote del Dittatore e Condottiero che conquistò il Regno delle Due Sicilie per offrirlo a Vittorio Emanuele II, coronando così il sogno dei patrioti risorgimentali e garantendo l’unificazione nazionale.
Alla serata, che si concluderà con l’esecuzione dell’inno nazionale da parte del complesos bandistico "Santa Cecilia", sarà presente anche il presidente dell’associaizone nazionale garibaldini.
I brani selezionati fanno riferimento all’ottobre del 1860, quando San Marco in Lamis visse momenti di turbolenze sociali, legate al passaggio di governo dai Borbone ai Savoia. Ci furono occupazioni di terre e proteste dei braccianti che chiedevano (o speravano avere) migliori condizioni di vita.
In quei giorni la popolazione sammarchese venne chiamata a votare l’adesione al nuovo regno, ma decise di disertare le urne, salvo poi presentarsi in massa al seggio, predisposto nella Casa Comunale, “protetta” dalle baionette dei garibaldini.
Si legge nel verbale della Commissione elettorale: “…si ebbe colma di “SI” la cassolina di voti che il dì seguente si portava a Foggia dal decurione con uffizio della lodata autorità”. A Foggia la commissione, aperta l’urna, accertò i seguenti risultati: voti favorevoli 3.032, contrari nessuno.
Il Comitato Città di San Marco in Lamis ha già intrapreso iniziative celebrative per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ricordando lo sbarco garibaldino a Melito di Porto Salvo (RC). Il 19 agosto 1860 il giudice Marco Centola giudice accoglieva Giuseppe Garibaldi, sbarcato sulle coste calabresi.
Lo scorso agosto, il sindaco di San Marco in Lamis, Michelangelo Lombardi, ospite del comune di Melito di Porto Salvo, per ricordare la figura di Marco Centola, ho voluto evidenziare il profondo significato dell’Unità italiana facendo riferimento alle parole del giudice sammarchese.
“Coloro che rivestiti di pubblico potere, al bene della patria debbono concorrere investigando la verità e proclamando la giustizia. Se costoro scevri non sono di passioni e non sanno distinguere la vita privata da quella pubblica e hanno il dovere di non fare entrare i propri affetti nel disimpegno del pubblico uffizio, subentra l’altro (dovere) di ritirarsi dalla carica per lasciarla a chi ne è più meritevole”.
Parole che si accompagnano a quanto evidenziato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo scorso 5 maggio a Quarto dove ha ricordato il vero senso dei festeggiamenti dell’Unità d’Italia: «Non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt’uno con l’impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi». Il Capo dello Stato ha voluto così sottolineare come attraverso i festeggiamenti dell’Unità d’Italia si possano recuperare «motivi di fierezza e di orgoglio nazionale, anche per affrontare con la necessaria fiducia le sfide che ci attendono e che mettono alla prova il nostro Paese».