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Angelo Cera: l’Udc non è all’asta

"Non siamo all’asta! Sul piatto nè assessorati nè agenzie, solo il rilancio del programma. Se il PDL vuole riaffermare seriamente l’accordo politico con l’Unione di Centro deve dialogare con gli organi provinciali del partito. Se altrimenti decide di voler campare alla giornata è chiaro un interessamento a singoli consiglieri provinciali. A questo punto, però, si deve prendere atto della rottura dei rapporti con il Partito di Casini e, inevitabilmente, si dimostra come alla Provincia si sia aperta una profonda crisi" lo dice in una nota il coordinatore provinciale dell’UDC l’On. Angelo Cera a seguito dei presunti accordi tra il PDL e i cosiddetti "dissidenti" Bonfitto e Pellegrino. "Sono costantemente informato sui rapporti che alla provincia ci sono tra il PDL, i consiglieri Bonfitto e Pellegrino ed alcuni esponenti di rilievo dell’ UDC passata, non da ultimo gli incontri svoltosi ieri nelle stanze di Palazzo Dogana. Non sono un mago ma non ci vuole la sfera di cristallo per indovinare che alla Provincia di Foggia è in itinere un accordo che prevede l’ingresso di consiglieri che si reputano dissidenti tra i banchi della maggioranza – continua Angelo Cera – E’ chiara una confusione di fondo all’interno del PDL, pertanto invito la segreteria provinciale del partito di Berlusconi e il Presidente Pepe ad una attenta analisi della situazione. Solo dopo questa loro valutazione, si può decidere di continuare ad avere rapporti con l’UDC. Dopo, nessuno ci toglie la possibilità di sederci per un confronto serio sul programma stipulato alle elezioni scorse con degli obiettivi da raggiungere. Messo nel cassetto questo primo passo si potrà decidere se sostenere dall’interno la giunta Pepe o valutare di volta in volta i provvedimenti che verranno assunti per il rilancio della Capitanata" – conclude il coordinatore dell’UDC "Ribadisco il concetto che la politica dell’UDC non è fatta solo di poltrone e di interessi personali. Mi meraviglio degli uomini politici che compongono l’attuale maggioranza che sotto il loro naso fanno passare un accordo di questo genere. Se il PDL, decide di intrattenere rapporti con le persone è libero di farlo, ma a quel punto mi piacerebbe sapere come può giustificare tutto questo. Quale può essere il contenuto politico dell’accordo, quando, il partito dell’UDC è da questa parte come spettatore". Intanto si aspetta la venuta di venerdì in provincia di Foggia dell’On. Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Unione di Centro, che tratterà i temi del rapporto con la destra a Palazzo Dogana e in altre amministrazioni locali e i rapporti interni all’UDC stesso.