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Vico/ sanità scioperano le cooperative dopo il blocco delle assunzioni

Il problema dei ritardi nella internalizzazione dei servizi inizialmente approvato dalla Regione.

 

Confermato per domani lo sciopero generale dei lavoratori dipendenti delle cooperative e ditte appaltatrici dei servizi sanitari, proclamato dall’organizzazione sindacale RdB-USB. Si vuole così sollecitare protestare – spiega il responsabile sindacale, Santino Mangia – contro i ritardi che si stanno registrando in merito alla internalizzazione dei lavoratori da parte della Regione, a causa di quello che Mangia, denuncia come «un’azione di ricatto del Governo centrale nei riguardi dell’esecutivo del presidente Vendola». «I lavoratori dei servizi sanitari esternalizzati ed i lavoratori internalizzati delle Società in House (Sanitaservice Foggia, Sanitaservice BAT e Jonica Service Taranto) dopo anni di lotte per il riconoscimento dei loro diritti e la conquista di una dignità spesso oppressa – aggiunge il sindacalista – non vogliono che tanti sacrifici possano, oggi, essere vanificati». La preoccupazione di sindacato e lavoratori è che la richiesta di «sospensione” delle internalizzazioni, oltre ad essere una grande vittoria delle corporazioni cooperativistiche, accettata da una parte della politica regionale (anche del centro-sinistra) e da alcune organizzazioni sindacali possa fare da apripista ad un ripensamento delle politiche contro la precarietà della Regione.
Ancor più preoccupante per il sindacato è che «molte direzioni generali delle Asl sembrano essersi adeguate alle pressioni del Governo nazionale, bloccando di fatto il percorso delle internalizzazioni; e tutto questo nonostante indicazioni della stessa giunta regionale che indicavano di portare a conclusione (con la firma dei contratti di lavoro) il percorso laddove l’iter burocratico-amministrativo era stato concluso. Emerge quindi che la questione è rimasta cristallizzata: il che significa che, se nei prossimi giorni non ci saranno fatti nuovi, per il personale la possibilità di vedersi riconosciuto un loro sacrosanto diritto, potrebbe essere rimesso tutto in discussione, secondo quanto lamentano i sindacalisti. «Stiamo parlando di persone – ricorda il sindacalista – a cui negli ultimi dieci anni (ed in alcuni casi da più tempo) è stato negato il diritto a programmarsi il proprio futuro, a provvedere, non solo alla propria sussistenza ma anche a quella della propria famiglia; ancora più grave è stato il fatto che i lavoratori, in molti casi, hanno dovuto cedere a pressioni per paura di perdere anche quel poco che ancora oggi viene garantito, la mobilitazione è un fatto dovuto. Continua a pendere, dunque, la spada di Damocle sul progetto di internalizzazione dei servizi sanitari delle Aziende sanitarie. Mangia si dice convinto che, dopo anni, sia tempo di «porre fine ad un sistema di appalti dei servizi sanitari che oltre ad essere stato foriero di connivenze politico, affaristiche malavitose che distrae gli amministratori dalla reale mission della sanità, è un modo per distruggere diritti e dignità dei lavoratori e fa lievitare i costi a carico della Regione».

Francesco Mastropaolo