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IL CONSIGLIO COMUNALE DI VIESTE APPROVA TUTTI GLI ACCAPI…

Il Consiglio Comunale di Vieste riunitosi questa mattina ha approvato tutti gli accapi posti all’ordine del giorno, ben cinque tra cui due ratifiche di delibere di Giunta Municipale, il piano di diritto allo studio, il piano comunale della protezione civile ed un piano di lottizzazione. Ad inizio seduta le interrogazioni, il consigliere Mauro Clemente ha interrogato l’assessore all’urbanistica Angelo De Vita sul piano integrato chiedendo risposte sul progetto riguardante la costruzione di un asilo ed il completamento della piscina coperta ad opera della soc. Arcangelo.
Aldo Ragni ha chiesto all’assessore De Vita notizie sul ricorso al Consiglio di Stato da parte di cooperative escluse dall’assegnazione (sembra che il ricorso sia stato accolto).
Di Candia ha chiesto sempre a De Vita risposte per quei terreni ricadenti nelle zone F i cui proprietari continuano a pagare l’ICI, anche questa interrogazione non trova soluzione da oltre due anni. L’assessore De Vita con un lapidario “mi devo documentare”…non ha risposto a nessuno!
Sugli accapi l’opposizione si è soffermata sulla ratifica di Giunta Municipale riguardante la convenzione stipulata con la parrocchia SS. Sacramento circa i lavori già eseguiti sull’ex convento Beata Vergine degli Angeli. Secondo Aldo Ragni mancherebbe l’atto che giustifica la natura dell’intervento del Comune che ha elargito per tali lavori un contributo.
L’Assessore Nicola Rosiello ha spiegato che l’impegno formale degli assessori del comune è stato espresso nella firma della convenzione poiché l’intervento di natura economica del Comune (40 mila euro) ha come scopo l’utilizzo di detti locali per scopi culturali, mostre ed altro.
Antonio Giuffreda ha criticato questo modo di fare perché a suo avviso si è creato un pericoloso precedente in quanto altri privati potrebbero chiedere al Comune un contributo per ristrutturare un proprio immobile e poi farlo utilizzare per gli stessi scopi per un determinato periodo.
Su questo punto c’è stata anche la sospensione dello stesso consiglio, poi nella votazione il consigliere Antonio Giuffreda ha votato contro mentre il gruppo del PD formato da Aldo Ragni, Di Candia, Clemente e Del Duca è uscito dall’aula, Di Rodi invece si è astenuto.
Gli altri accapi sono stati trattati quasi senza discussione ed approvati dalla maggioranza, salvo l’altra ratifica della delibera di Giunta Municipale, quella relativa al pignoramento da parte di Equitalia riguardante il mancato pagamento della bonifica montana su i tanti terreni cui grava l’uso civico. Di qui la discussione aperta dal consigliere Giuffreda che ha lamentato che questo pagamento è la causa del non pagamento nel corso degli anni (91-96) su quei terreni che cittadini sfruttano ancora oggi senza darne conto, una sorta di privilegio acquisito, mentre il Comune deve sborsare somme che non dovrebbe.
Clemente sempre su questo accapo ha fatto rilevare un debito fuori bilancio di 140 mila euro “di cui non si sapeva nulla e che come di solito avviene è spuntato all’improvviso”.
Questi mancati pagamenti risalirebbero alla gestione Spina Diana. La questione degli usi civici è comunque, un’annosa questione. L’erario comunale potrebbe incassare molti soldi affrancando quei terreni (gli attuali occupatari devono acquistarlo) ed invece per una sorta di mistero politico non avviene consentendo ai tanti occupatari di sfruttare quel terreno anche per scopi turistici e non pagare il giusto al Comune.
Su questo accapo c’è stato il voto contrario di tutta l’opposizione ed anche il voto contrario di Gino Di Rodi.