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Provincia/ Sfiducia a Pepe il PDL ci ripensa

Il documento annunciato resta riservato, lunedì di riunisce il gruppo. Assenze nella maggioranza in aula ma il coordinatore provinciale Mazzone mette a tacere i rivoltosi.

 

Il gruppo consiliare del Pdl alla Provincia ha sottoscritto nei giorni scorsi un documento politico con il quale si sollecita il presidente Antonio Pepe ad azzerare l’esecutivo. Ieri in Consiglio provinciale la maggioranza di centrodestra non aveva i numeri e la seduta si è tenuta grazie all’opposizione, che ha garantito con la propria presenza il numero legale. Il documento, non reso pubblico, sarà al centro di una riunione politica presieduta dal coordinatore provinciale del Pdl Gabriele Mazzone che ha convocato il gruppo della Provincia per il 29.

 

Il documento di sfiducia e richiesta di azzeramento della giunta indirizzato dal gruppo consiliare del Pdl al presidente del- la Provincia Antonio Pepe è rimasto riservato. I consiglieri provinciali ieri non lo hanno ufficializzato, negandone persino l’esistenza. Ma la maggioranza non è riuscita celare le gravi difficoltà interne: ieri in Consiglio il centrodestra non aveva i numeri neppure per garantire l’avvio della seduta. A mettere il dito nella piaga ci ha pensato subito l’opposizione che dopo aver fatto rilevare la presenza in aula di appena ii consiglieri compreso il presidente, ha chiesto conto del documento di sfiducia. «Gli assenti sono tutti giustificati per impegni già. noti» ha spiegato l’ufficio di presidenza del Consiglio, guidato da Enrico Santa- niello. Ma non si è compreso allora perché fissare la seduta in una giornata in cui era già certo che i numeri non ci sarebbero stati. I rumors di Palazzo ieri sottolineavano che c’era e c’è la volontà nel Pdl di far rimanere Pepe sulle spine. Teso in volto, il presidente della Provincia non si è scomposto più di tanto e ha sottolineato: «Al momento non ho ancora ricevuto questo documento. Siamo nel campo delle indiscrezioni giornalistiche. Se e quando lo riceverò, lo le ggerò attentamente e prenderò le mie decisioni». «Qual è la maggioranza che governa la Provincia? E c’è una maggioranza in grado di prendere impegni per il territorio?» ha domandato più volte nel corso del suo intervento politico il capogruppo del Pd, Paolo Campo. Ma dai banchi del centrodestra è calato il silenzio su questi interrogativi. Gli unici consiglieri del Pdl che hanno «ribadito la loro fiducia e il loro sostegno alla Giunta» sono stati Giuseppe Moscarella e Francesco Demonte. Confermando indirettamente che il documento di sfiducia c’è e che in questo momento solo la mediazione del coordinatore e assessore provinciale del Pdl, Gabriele Mazzone, ha evitato lo scontro tra il gruppo e Pepe. «E grave, presidente, se lei sottovaluta questa condizione della sua maggioranza — ha sottolineato Campo —. il problema non e questo giochino interno al suo partito e alla sua maggioranza ma pretendere oggi di discutere di un problema così serio come quello della situazione ambientale nella nostra provincia. Tutto ciò non è serio. Lei oggi senza numeri non può neppure proporre un voto sulla risoluzione presentata». E infatti il dibattito su rifiuti, discariche esaurite e al collasso, impianti energetici già approvati e da approvare, raccolta differenziata e risorse non ancora spese, non è stato neppure avviato e finendo rinviato ad una seduta monotematica. La maggioranza che al termine delle mattinata è riuscita a coprire due dei suoi scranni vuoti con l’arrivo dei consiglieri Pasquale Dotoli e Carmine D’Anelli ha votato, dopo l’abbandono dell’aula del Pd ad eccezione del consigliere Gaetano Cusenza, un ordine del giorno insieme ad alcuni esponenti dell’opposizione che impegna l’esecutivo a non approvare la costruzione di un cemetificio ad Apricena. Intanto Mazzone per lunedì ha convocato il gruppo consiliare del Pd, nel tentativo di far sparire il documento politico facendo finta che nulla sia accaduto.