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Vendola firma piano di rientro sanitario della Regione Puglia

E’ stato sottoscritto questa sera presso il Ministero per i Rapporti con le Regioni, l’accordo tra il Governo e la Regione Puglia sul Piano di Rientro Sanitario 2010-2012 alla presenza del Ministro Fitto e del Presidente Vendola. Soddisfazione è stata espressa dal Ministro Raffaele Fitto che ha sottolineato come «il Governo, attraverso la verifica svolta in questi mesi con i tecnici dei Ministeri dell’Economia, della Salute e dei Rapporti con le Regioni, ha ottenuto da parte della Regione l’impegno all’avvio di un processo di riqualificazione e di riorganizzazione del proprio servizio sanitario e al riordino della rete ospedaliera nell’interesse della Puglia e dei cittadini pugliesi. L’impegno assunto dalla Regione a rimuovere le cause di illegittimità della recente legislazione regionale in materia, conformemente alle richieste avanzate dal Governo, è stato decisivo per la positiva conclusione dell’accordo che oggi è stato sottoscritto».

L’accordo prevede che sarà possibile assegnare alla Regione Puglia la riattribuzione dei maggiori finanziamenti degli anni passati in sede di verifica del rispetto degli adempimenti regionali. Ciò è reso possibile grazie alla Legge finanziaria 2010 che ha concesso un’ulteriore proroga a quelle Regioni che avrebbero già dovuto sottoscrivere i Piani di rientro entro il 31 dicembre 2009. L’impegno della Regione nella realizzazione del Piano è anche legato all’esecuzione della sentenza della Corte Costituzionale n. 333 del 24 novembre 2010, che ha annullato la legge regionale n. 27/2009, con l’adozione nell’anno 2010, dei provvedimenti necessari nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica statale e regionale.

Con la firma dell’Accordo, inoltre, la Regione si è anche impegnata a modificare le leggi regionali n.11 e n.12 del 2010, per adeguarsi ai rilievi di legittimità formulati dal Consiglio dei Ministri il 18 novembre 2010. Infine, qualora gli esiti dei giudizi pendenti alla Corte Costituzionale, in riferimento alle ulteriori leggi impugnate, ivi compresa la legge regionale n. 4 del 2010, dovessero risolversi in senso sfavorevole alla regione, quest’ultima dovrà dare concreta e puntuale esecuzione alle relative sentenze costituzionali, ponendo in essere tutti gli atti e i provvedimenti necessari nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica statale e regionale.

«Da oggi – rileva Vendola – parte una grande sfida per la Puglia. Coniugare meno risorse con l’innalzamento della qualità del sistema sanitario». «Il nostro atteggiamento – aggiunge – però non è mai cambiato. Aspettiamo con serenità e fiducia la sentenza della Corte costituzionale in merito alle scelte compiute dalla Regione Puglia. Noi intanto abbiamo bloccato i processi di internalizzazione ma abbiamo messo al riparo chi è già stato contrattualizzato». «Tuttavia oggi – conclude Vendola – bisogna cogliere l’occasione per trasformare il momento dei tagli in un’occasione per rigenerare l’organizzazione del sistema sanitario».