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Vieste/ Fratelli uccisi: DDA, forse messaggio mafia a imprenditori

Il duplice omicidio dei due imprenditori di Vieste, i fratelli Giovanni e Martino Piscopo, potrebbe essere letto anche ‘come un messaggio che la mafia ha voluto lanciare all’intero settore imprenditoriale della zona. Ma non vengono escluse altre piste’. Lo afferma in una nota la procura di Bari dopo l’incontro, durato circa due ore, presso la Dda del capoluogo pugliese convocato dal procuratore di Bari, Antonio Laudati, a cui hanno partecipato anche i vertici delle procure di Foggia e Lucera, i carabinieri di Foggia e del Ros e dello Sco della polizia di Stato. ‘L’analisi investigativa svolta – è detto nel comunicato – porta a ritenere che l’efferato fatto di sangue, le cui modalità hanno decisamente carattere mafioso, non sia assolutamente da ascrivere a un episodio isolato di malavita locale, ma si inserisce in un quadro di recrudescenza delle attività criminali dei clan mafiosi della zona e che registra la scomparsa di quattro persone e nell’ultimo anno, circa 15 omicidi’. A Vieste, ricordano dalla Dda, è attivo il clan Notarangelo, affiliato al più pericoloso clan Libergolis di Monte Sant’angelo. Fonte di reddito illecito per le organizzazioni mafiose del Gargano – oltre al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti – è il turismo. Molte strutture di Mattinata, Manfredonia e Vieste o sono gestite direttamente o sono controllate attraverso il racket delle estorsioni. Dal 2009 a oggi in questi luoghi turistici si sono verificati almeno 80 attentati contro ristoranti, bar e alberghi. ‘Il vertice di oggi – viene sottolineato – è servito anche a mettere a punto una strategia investigativa unitaria che vedrà le procure di Foggia e Lucera a lavorare insieme con l’antimafia di Bari per dare una risposta certa e immediata al territorio’. ‘Una vera e propria svolta – conclude la nota – nelle modalità operative del contrasto alla criminalità organizzata del Gargano: è la prima volta che tutti i vertici della magistratura competenti sul territorio e tutte le forze di polizia, sotto il coordinamento della Dda di Bari, hanno deciso di collaborare insieme per sconfiggere la mafia del Gargano’.