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Qualità della vita a Foggia/ Campo: “un disastro”

“C’è un filo nero che collega il Governo nazionale a quello provinciale: il peggioramento della qualità della vita per i cittadini del Sud e della Capitanata. Purtroppo, un ottimo motivo per disfarsi dell’uno e dell’altro”.  Il segretario provinciale del PD di Capitanata, Paolo Campo, commenta i risultati dell’indagine sulla qualità della vita pubblicata questa mattina da Italia Oggi: “lettura mortificante e deprimente, giacché alla nostra provincia è assegnato il primato negativo delle posizioni perse in una classifica che non è la bibbia, ma certamente offre spunti di riflessione ed elementi di valutazione che i governanti farebbero bene a non trascurare”.
Gli indici di Italia Oggi sono, a parere di Campo, “impietosi: meno lavoro, ambiente peggio tutelato, più disagio sociale, servizi peggiori, offerta culturale asfittica”. Unica “consolazione illusoria” il miglioramento dell’indice relativo alla criminalità “costruito, per la gran parte, su dati del 2008, che non rappresentano l’attuale emergenza criminalità vissuta in Capitanata e certificata da autorevoli rappresentanti del Governo e della magistratura”.
Lo scenario complessivo “ci offre la plastica rappresentazione del fallimento del Governo Berlusconi rispetto all’emergenza sociale ed economica vissute dal Sud – continua Campo – relegato sempre più ai margini della comunità nazionale a causa delle politiche leghiste e della sottrazione di risorse ordinarie e straordinarie. A pagare il prezzo più alto i territori, come la Capitanata, che faticosamente avevano iniziato ad invertire una storica tendenza al peggio”.
Il ‘sistema salute’ “presenta alcune criticità che il governo regionale è opportuno prenda in seria considerazione – afferma il segretario provinciale del PD – per consentire alla Capitanata di fare il passo in avanti necessario ad ottenere un’offerta di servizi e strutture accettabile”.
Il quadro è ulteriormente compromesso dalla “incapacità della Giunta provinciale di strutturare un’azione di contenimento degli effetti della crisi e di rilancio della programmazione economica – sottolinea il segretario provinciale del PD – Non per caso le performance peggiori si registrano in settori di competenza specifica della Provincia e alimentati da risorse regionali che vengono spese senza alcun criterio specifico e con molto ritardo”. Quest’ultima notazione vale “particolarmente per formazione professionale, ambiente e politiche sociali – conclude Paolo Campo – ambiti amministrativi altrove utilizzati per sperimentare innovazioni e da noi gestiti ancora con il bilancino delle influenze politiche e delle rappresentanze territoriali”.