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Cagnano Varano/ Duplice omicidio padre e figlio assassinati a fucilate

Sale a 21 il numero dei morti in Capitanata nel 2010. gli inquirenti: «è la mafia più pericolosa».

 

La lupara torna a uccidere sui Gargano. I cadaveri di due persone, padre e figlio — Sante e Pietro Zimotti — sono stati rinvenuti nella tarda serata di ieri nel bosco tra Cagnano Varano e Carpino. Pochissime le notizie su questo ennesimo fatto di sangue sul promontorio: sul luogo del delitto si sono recati i carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo e i colleghi del reparto operativo di Foggia. Dalle prime frammentarie informazioni pare che di padre e figlio si fossero perse le tracce già nella mattinata di ieri. I cadaveri sarebbero stati rinvenuti da alcuni parenti che, preoccupati per il mancato rientro a casa delle due vittime, li hanno cercati nella zona della loro masseria. Le vittime non sono col- legate alle varie faide del Gargano. Con il duplice omicidio di ieri sera salgono a 21 i morti ammazzati in Capitanata dall’inizio dell’anno, e prendendo in esame il solo Gargano diventano 15 i morti ammazzati — cui aggiungere altre due lupare bianche — negli ultimi due anni e mezzo. Non più tardi di dieci giorni fa in una radura ai confini tra Vieste e Peschici erano stati rinvenuti i cadaveri dei fratelli viestani Giovanni e Martino Piscopo, imprenditori turistici di 51 e 45 anni, rapiti la mattina del 18 novembre, caricati in auto, ammanettati, uccisi a colpi d’arma da fuoco e bruciati. Il duplice omicidio di ieri conferma l’allarme lanciato sia dal sottosegretario all’Interno, on. Alfredo Mantovano, sia dal procuratore capo della Dda di Bari, Antonio Laudati, nel corso di un vertice sull’emergenza sicurezza sul Gargano svoltosi sabato scorso: «La mafia del Gargano è la più pericolosa d’Italia».