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Bari vertice Antimafia/ Pisanu: “I mafiosi si servono della politica”

"In Puglia sono i mafiosi che si servono della politica e non la politica che si serve di loro". E’ questo uno degli aspetti emersi nella due giorni barese della Commissione Bicamerale Antimafia presieduta dal senatore Giuseppe Pisanu, che, parlando con i giornalisti, dopo alcune audizioni, ha tracciato un quadro della situazione. Gli incontri avuti dalla Commissione hanno consentito di costruire il mosaico della criminalità organizzata in Puglia, individuando le zone più a rischio e i settori economici più collusi. Dalle audizioni del prefetto di Bari, Carlo Schilardi, dei procuratori distrettuali antimafia di Bari e Lecce, Antonio Laudati e Cataldo Motta, è emersa la presenza in Puglia di "una criminalità modernamente organizzata, capace di ricorrere alle tecnologie più sofisticate, di intervenire con i suoi capitali sporchi nei settori più avanzati dell’economia e capace, all’occorrenza, di regolare i conti con la forza delle armi". Per Pisanu negli ultimi anni anche in Puglia la criminalità ha scelto la via del cosiddetto ‘inabissamento’, quella cioè di far tacere le armi il più possibile e favorire invece gli affari "con una penetrazione sempre più in profondità nel tessuto economico e sociale – ha detto Pisanu – ricercando e purtroppo spesso ottenendo complicità vaste, dalle amministrazioni locali al mondo delle libere professioni e dell’imprenditoria, in quella che noi chiamiamo borghesia mafiosa o zona grigia, che naturalmente è attratta dagli enormi capitali di cui la criminalità dispone". A questo proposito il presidente della Commissione Antimafia ha sottolineato l’impegno della criminalità, anche pugliese, nella ricerca del consenso sociale. "Non è un caso, per esempio, – ha sottolineato – che dirigenti di sette squadre di calcio pugliesi sono risultati collusi col crimine organizzato".