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Stato di agitazione del mondo della pesca sipontina

L’assessore Angelillis: "Bisogna portare il problema sui tavoli nazionali".

 

Pescatori in stato di agitazione. Succede a Manfredonia, dove da tempo nel mondo della pesca serpeggia un forte malessere, aggravato dai divieti imposti dalle nuove norme dell’Unione Europea.
In particolar modo, l’impossibilità per le imprese tradizionalmente autorizzate alla pesca di bianchetto e rossetto di praticare lo strascico va a pesare ulteriormente sul bilancio dei mesi invernali, già caratterizzati da bassa redditività. Per fronteggiare la situazione, nei mesi scorsi il Consorzio del Mercato Ittico, costituito da tutte le cooperative di pesca di Manfredonia, ha provveduto a stilare un Piano di gestione territoriale e, in attesa che venga approvato dal Comitato tecnico-scientifico della Commissione Europea, ha richiesto alla Direzione Generale della Pesca Marittima una deroga all’uso dello strascico, nelle more del Regolamento CE 1967/2006, e un permesso speciale per il 2011. All’esito negativo di tali richieste ha fatto seguito una riunione, su invito dell’assessore alle Risorse del Territorio Antonio Angelillis, svoltasi sabato 11 dicembre 2010: dopo un dibattito molto sentito, le cooperative del Consorzio e i sindacati di categoria hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione del settore, facendo appello ai rappresentanti istituzionali e a quanti hanno a cuore le sorti della marineria sipontina. Il sindaco Angelo Riccardi e l’Amministrazione Comunale, fortemente preoccupati per la situazione che sta logorando i pescatori in un momento assai critico per l’intera economia cittadina, sosterranno la causa del settore chiedendo un incontro con il direttore generale della Pesca Marittima Francesco Saverio Abate, e informando il Prefetto di Foggia e gli assessori regionali alla Pesca e alle Problematiche del Lavoro dello stato di agitazione del comparto di pesca locale, affinchè il problema sia affrontato sui tavoli nazionali.