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Tremiti/ Zone agricole no abolizione. E’ scontro sul PRG

Un gruppo di consiglieri vuole correggere norme sulla variante.

 

Si prevede un muro contro muro tra maggioranza e opposizione nel corso del consiglio comunale delle Isole Tremiti che si riunisce oggi, e che tra gli argomenti c’è la richiesta della minoranza di discutere la loro proposta di “salvaguardare le aree agricole e più in generale il patrimonio naturalistico dell’arcipelago diomedeo”.
L’iniziativa dei consiglieri Michele De Nittis, Antonio De Nittis, Antonio Greco e Mario Michele Armando Cafiero vuole “correggere le attuali norme inserite nella variante al PRG in corso di approvazione che, probabilmente unico caso in Italia, ha di fatto abolito le zone agricole su tutto il territorio comunale”.
Sulle Isole Tremiti sono stati riconosciuti caratteri naturalistici, ambientali e paesaggistici di pregio, motivo per cui sono rientrate nei territori di tutela del Parco nazionale del Gargano.
Negli ultimi anni – sottolineano i consiglieri – si assistito a un progressivo peggioramento delle loro peculiarità ambientali, la cui causa è da far risalire essenzialmente alla parziale perdita delle attività agricole, inoltre da uno sviluppo delle attività economiche lontano dai principi di sostenibiità.
L’acuto di questo processo involutivo – aggiungono – si è avuto con la redazione della variante al PRG di adeguamento al piano urbanistico territoriale tematico per il paesaggio, che, nell’attuale versione, non prevede la presenza delle zone territoriali omogenee, a destinazione agricola.
Una scelta che vuole “favorire un’ulteriore cementificazione delle aree libere a scapito degli orti, vigneti e frutteti che, da generazioni, vengono coltivati dai residenti.
Queste storture erano state già ampiamente evidenziate e sanzionate dall’Ente Parco che aveva espresso un proprio parere vincolante, riducendo sensibilmente le nuove aree di edificazione”.
Lo scorso inverno — ricorda Michele De Nittis — centinaia di cittadini residenti e abituali frequentatori delle isole avevano sottoscritto una petizione affinché la variante al PRG potesse generare un nuovo processo per ridurre le problematiche ambientali e migliorare la qualità della vita attraverso una efficace regolamentazione sull’uso del territorio protetto. Finora nessun passo è stato
mosso in tal senso dall’amministrazione comunale che, invece di schierarsi al fianco dei tremitesi, sostiene, anche nelle sedi giudiziarie e peraltro con scarsi risultati, le tesi di chi è interessato ad aggiungere nuove costruzioni, piuttosto che a migliorare e riqualificare le isole. Sarebbe invece opportuno— aggiunge De Nittis — risparmiare i soldi per costose parcelle di illustri avvocati ed intraprendere con decisione l’unica strada di sviluppo duraturo perle nostre isole: quella della valorizzazione nel rigoroso rispetto delle valenze ambientali, naturalistiche E paesaggistiche che ancora oggi destano meraviglia ed ammirazione tra i visitatori. I quattro consiglieri auspicano che l’intero consiglio comunale possa condividere la loro proposta che segnerebbe “finalmente un nuovo corso per il futuro delle Isole Tremiti”.

Francesco Mastropaolo

 

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