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Viste/ La lista dell’incompetenza – Riceviamo e pubblichiamo –

Apprendo con malcelato stupore il siluramento dell’unico segretario Pd non comunista eletto dai comunisti che non voleva le primarie. La tela del trojan spider del Politburo marxista leninista riunitosi sotto i tetti  della Fabbrica “Pubblic Green” di Antonio ha fatto un’altra vittima, che al di là dei numerosi errori, rappresentava una novità, magari con un programma e una lista misteriosi. C’è da giurare, adesso, l’assoluta non necessità delle primarie.  Il sovrano despota ha deciso l’erede al trono: “My sister”. Regia a cura di Nikolshenko.
Ringrazio gli inviti pubblici di Michele Mascia e Oscar Carraro postati nella mia pagina facebook di aderire e contribuire a costruire due diversi progetti politici (diversi e distinti almeno nella fase iniziale) che evidentemente presuppongono una stima nei confronti del sottoscritto. Stima conquistata con gli studi e le coraggiose analisi che gentilmente il direttore Ninì mi pubblica, a volte non senza preoccupazioni.
Ha ragione il transfuga Michele Nobiletti, eletto a sinistra e oggi, grazie al sacrosanto divieto di mandato imperativo, uomo di maggioranza: “Quanti vogliono costruire un percorso politico serio ed alternativo scendano in campo e diano il loro contributo con una fattiva collaborazione, smettano di stare alla finestra a criticare”. In un altro comunicato stampa elenca una serie di mancanze politiche del governo cittadino di cui fa parte, evidentemente non sentendosi corresponsabile, che ha ricevuto la fiducia del suo partito per le imminenti amministrative. Curioso. Se è convinto del suo operato, se ritiene il suo contributo un valore aggiunto da spendere nella prossima campagna elettorale, farebbe bene a presentare un rendiconto personale delle sue azioni e iniziative. In ogni caso, al di là di facili battute, Michele ha ragione: bisogna occuparsi di politica. Non possiamo lasciare il futuro ai soliti noti che in ogni caso, tuttavia, si spendono, ci mettono la faccia, a differenza della maggioranza dei cittadini che continuano a fregarsene del futuro della propria città e dei figli. Ma non alla kamikaze, caro Michele. In un contesto di forti tensioni sociali, le scelte vanno ponderate e le aspettative degli elettori soddisfatte. Escludendo il ruolo di promotore di una lista civica, molto impegnativa e al di là delle mie capacità, sono stato invitato a partecipare alla costruzione di una lista. Ci lavoro da due anni. E i primi contatti sono avvenuti quest’estate. Di seguito, la mia ultima email a Oscar, che preferisco rendere pubblica, in modo da sottolineare le responsabilità di chi t’invita pubblicamente a parlare di un progetto politico.
Per ragioni di sintesi e praticità, se decidessi, a questo punto della dialettica politica, di aderire a un progetto politico mi siederei intorno a un tavolo esclusivamente con coloro che fanno parte della lista. I partiti e i movimenti devono limitarsi a designare gli uomini della lista (cosa che hanno già fatto evidentemente). Sempre per ragioni di sintesi e praticità, saranno i componenti della lista a farsi promotori delle istanze e delle linee programmatiche dei rispettivi partiti e movimenti. Credo che i componenti della lista siano stati scelti dai partiti tenendo conto delle capacità di raccogliere voti e delle competenze e idee. Di fatto una valutazione di merito è stata già effettuata. Quindi, per logica, saranno i componenti della lista, e tra questi principalmente i candidati a ricoprire ruoli di giunta, a trasformare le linee programmatiche in progetti fattibili. E’ importante conoscere gli uomini della lista perché oggi è possibile governare soltanto facendo squadra. E’ importante, quindi, conoscere le capacità e competenze degli altri componenti della lista. Tieni conto che la tensione sociale, le diseguaglianze, le aspettative deluse non premieranno una lista di incompetenti. Intuisco una forte astensione. Per me è importante vincere ma è altrettanto importante governare bene e cambiare in meglio la nostra città e questo è possibile soltanto grazie al lavoro di squadra. La capacità progettuale non nasce sulla spiaggia, ma dallo studio e applicazione della squadra di governo. Non è mio interesse ricoprire un ruolo nel Consiglio Comunale ed essere costretto dalle incapacità altrui a rimanere in silenzio.
E’ fondamentale organizzare un tavolo tra i soli componenti della lista, ma, considerato le festività, dopo la Befana perché ho bisogno di tempo per raccogliere le idee. In questa sede, ci conosciamo e presentiamo le linee programmatiche. I partiti devono rimanere fuori e relazionarsi esclusivamente con i loro uomini di lista. Ovviamente se non individuassi competenze e voglia di cambiamento nei componenti della lista, non aderirei al progetto politico.  Dopo 3 o 4 incontri, usciamo allo scoperto con una conferenza stampa aperta al pubblico dove presentiamo la lista, le linee programmatiche e la voglia di cambiamento. Bisognerà aspettare l’ufficializzazione della lista per lavorare concretamente al programma e presentarlo all’opinione pubblica per chiedere “la fiducia”.
Esclusi perditempo e curiosi.

Lazzaro Santoro

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