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Asl Fg, allarme “rosso” sui conti: debiti per 60 milioni

UNA voragine di 60milioni di euro. E’ la pesante debitoria che emerge dal dossier di Confidustria Sanità di Foggia, elaborata d’intesa con la Sezione Servizi Sanitari di Confindustria che analizza lo stato dell’assistenza sanitaria in Capitanata, relativamente al 3°trimestre del 2010. Con Deliberazione n. 1857 del 28.10.2010, il Direttore Generale dell’ASL Provinciale di Foggia, Ruggiero Castrignanò, ha approvato la Relazione sullo stato di avanzamento del Budget relativo al 3° trimestre 2010, prevista dall’art. 24 della L.R. n. 38/94 nonché il Conto Economico (CE) secondo lo schema ex D.M. 11.02.2002.  La Relazione del Direttore Generale, a norma del citato art. 24 della L.R. n. 38/94, ha lo scopo di porre in evidenza gli scostamenti rispetto ai dati del Budget e gli strumenti che possono determinare scostamenti nel prosieguo della gestione con la proiezione della situazione finanziaria e del risultato economico finale. Il Direttore Generale, nella propria Relazione ha sintetizzato i principali dati del CE del 3° trimestre 2010 ed ha confrontato gli stessi con il Budget Generale 2010 limitatamente al periodo 01.01.2010 – 30.09.2010.

Per ottenere la valutazione della gestione manageriale della Azienda Sanitaria della Provincia di Foggia, che gestisce oltre un miliardo di euro, sono stati confrontati i dati per aggregazione non solo tra CE e Previsionale del 2010 ma anche con i dati dell’anno 2009 di cui alla deliberazione del Direttore Generale n. 2528 del 30.10.2009. Tale confronto, si nota nella relazione di Confindustria Sanità, consente di valutare meglio il trend della spesa sanitaria ovvero l’andamento della spesa sostenuta rispetto agli obiettivi prefissati dai DIEF regionali. Difatti le Aziende Sanitarie sono tenute a rapportare le assegnazioni regionali indistinte indicate nel DIEF regionale in base agli obiettivi prefissati in tale documento. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Foggia, in assenza del DIEF regionale per l’anno 2010, ha deliberato il Budget Generale per l’anno 2010 tenendo conto delle assegnazioni determinate con la delibera di Giunta Regionale n. 1442 del 4 Agosto 2009 (DIEF 2009) e della L.R. n. 40 del 31.12.2007, contenente “disposizioni per la formazione del Bilancio di Previsione 2008-2010” che hanno fornito le indicazioni in materia di Bilancio Preventivo. E’ ovvio che la mancata approvazione del DIEF regionale per l’anno 2010, atteso che l’esercizio volge alla sua conclusione, genera incertezze sulla gestione aziendale che si ripercuotono negativamente ed in maniera esclusiva sul settore privato al quale, spesso, viene negato tutto ciò che in precedenza era stato acclarato, con gravi ripercussioni sui livelli occupazionali e sui livelli assistenziali per gli utenti.

VALORE DELLA PRODUZIONE – Il Valore della Produzione risulta diminuito di €. 2.925.000,00 nonostante l’aumento dei contributi in conto esercizio pari ad euro 484.000,00. Posto che il totale dei Contributi Regionali assegnati per il 2010 ammonta a €. 768.165.000 e per il 2009 ammonta ad €. 767.259.000, è da segnalare la differenza tra i due dati di €. 906.000, conseguenti alla forte maggiorazione dell’assegnazione di fondi a destinazione vincolata avvenuta nel 2010.
La rilevante diminuzione del Valore della Produzione registrata dall’Azienda Sanitaria è dovuta principalmente ai minori Proventi e Ricavi diversi registrati (- €. 1.334.000,00) ed alle minori entrate per compartecipazioni alla spesa sanitaria, ovvero per i ticket sanitari (- €. 1.495.000,00). Si tratta, per Confindustria Sanità, di una diminuzione notevole dei ricavi tanto che la Direzione Generale dell’ASL comunica di aver avviato una attenta verifica sulle cause che hanno determinato detta diminuzione. Nella sostanza, è importante che detta verifica di gestione sia la più approfondita possibile atteso che tutti gli altri ricavi che concorrono alla formazione del Valore della Produzione derivano quasi integralmente da assegnazioni regionali o statali, e non da attività aziendali.

COSTI DELLA PRODUZIONE – I Costi della Produzione presentano una diminuzione complessiva pari ad €. 8.052.000,00 ed è il risultato scaturente dalla somma algebrica tra i costi operativi del CE ed il Previsionale del 3° trimestre 2010. Su tale risultato positivo incide la diminuzione del Valore della Produzione pari ad €. 2.925.000,00 e pertanto, il risultato si riduce ad €. 5.127.000,00. Il risultato finale, apparentemente positivo ottenuto nel 3° trimestre, in realtà è stato determinato da fattori puramente casuali come potrà evincersi dal prosieguo dell’analisi gestionale. Il costo complessivo per l’acquisto di beni ammonta ad €. 48.076.000,00 di cui €. 45.784.000,00 per beni sanitari ed €. 2.292.000,00 per beni non sanitari. Il costo per acquisti di beni presenta una variazione sostanziosa (+.3.655.000,00) rispetto al Previsionale 2010 e + €. 5.335.000,00 rispetto al CE 2009. La stessa relazione del Direttore Generale pone l’accento sull’incremento dei costi. I consistenti incrementi dei costi registrati per l’acquisto di beni sanitari ed in particolar modo per emoderivati (+€. 705.210,00), per materiali diagnostici (+ €. 295.245,00), per presidi chirurgici (+€. 1.381.545,00), per assistenza protesica (+ €. 1.341.821,00) per farmaci ATC (+€. 1.356.959,00) dovranno essere attentamente analizzati per evitare il loro proliferare. L’acquisto dei servizi ammonta complessivamente ad €. 608.679.000,00 di cui €. 580.172.000,00 per servizi sanitari ed €. 28.507.000,00 per servizi non sanitari. L’acquisto per i servizi sanitari rappresenta una parte considerevole del bilancio, in quanto comprende tutta l’assistenza convenzionata ed ospedaliera.

Il CE 3° trimestre 2010 rispetto al CE 3° trimestre 2009 presenta uno scostamento negativo pari ad euro 7.150.000,00 dato dalla differenza algebrica tra euro 608.679.000,00 ed euro 601.529.000,00. Inoltre, emergono 2 voci per le quali sono state registrate variazioni in aumento per l’Azienda e cioè:
a) L’assistenza ospedaliera per €. 3.897.000,00
b) Prestazioni trasporti sanitari per €. 3.357.000,00
Per la prima voce il Direttore Generale, nella propria Relazione, giustifica l’incremento della spesa con i maggiori costi registrati per le “Case di Cura private” rispetto al tetto invalicabile di spesa per il periodo di riferimento, mettendo in previsione la compensazione dei maggiori costi con l’emissione di note di credito da parte delle Case di Cura private. Per la seconda voce il Direttore Generale attribuisce “i maggiori oneri all’applicazione del nuovo tariffario regionale riconosciuto alle Associazioni di volontariato ed alla minore previsione dei costi con l’internalizzazione del servizio 118 e conseguente affidamento alla Società partecipata Sanitaservice”. Tale giustificazione contrasta, però, secondo la relazione, con la spesa consolidata e riportata nel CE 3° trimestre 2009 pari ad €. 7.739.000 contro €. 7.738.000 riportata nel CE 3° trimestre 2010. Sarebbe utile comprendere quali siano state le economicità dei costi realizzate per i servizi già internalizzati da circa tre anni con la società partecipata “Sanitaservice”.

COMPOSIZIONE DEL FINANZIAMENTO E DATI SU MOBILITA’ SANITARIA – Per l’anno 2010, non essendo stato emanato il DIEF 2010, sono stati confermati i dati risultanti nel DIEF anno 2009. Tuttavia, occorre evidenziare che la mobilità passiva ospedaliera regionale ed extraregionale, al netto della mobilità attiva, assorbe circa il 35% dei contributi indistinti della Regione. Tale dato è fortemente penalizzante nei confronti delle strutture sanitarie ospedaliere del territorio dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Foggia, sia per i disagi arrecati agli assistiti, non solo per le ulteriori spese occorrenti per le cure extraterritorio, sia per i livelli occupazionali che potrebbero derivare se si potenziassero le strutture territoriali. Anche su questo occorre un momento di riflessione. Tra i costi più rappresentativi della gestione aziendale assumono particolare rilievo quelli per il personale. La riduzione dei costi per il personale pari ad €. 9.000.000,00 rappresenta il dato più incisivo sul risultato economico finale. In realtà il decremento è dovuto alla mancata sottoscrizione dei rinnovi contrattuali in forza di disposizioni di legge statale ed alla circostanza che non sono state fatte nuove assunzioni per i divieti imposti dalla normativa vigente statale e regionale. Ciononostante, Confindustria Sanità nutre forti perplessità sul mantenimento dei costi registrati nel 3° trimestre 2010, dato che l’Azienda Sanitaria non ha dato applicazione alla normativa di cui all’art. 3 comma 27 della legge regionale n. 40 del 31.12.2007 che impone alle Aziende sanitarie di ricondurre il proprio personale alle mansioni per le quali era stato assunto. ll mantenimento di una situazione irrispettosa della legge potrebbe portare l’Azienda Sanitaria di Foggia ad un enorme contenzioso con il personale dipendente che, in sede di giudizio, non avrebbe difficoltà al riconoscimento dei diritti acquisiti, con oneri gravosi a carico del bilancio aziendale. Altra voce che ha consentito l’ottenimento provvisorio del risultato positivo scaturisce dalle sopravvenienze attive per €. 4.541.000,00 per ricevimento di note di credito da parte degli operatori accreditati per recupero maggior fatturato anno 2009.

PERDITA – La perdita di esercizio nel 3° trimestre del 2010 ammonta ad €. 60.434.000. Quella del 3° trimestre 2009 ad €. 56.134.000. Entrambi i risultati però hanno valori inferiori rispetto ai rispettivi Bilanci previsionali. Nelle “Conclusioni” della Relazione al 3° trimestre 2010 il Direttore Generale commenta la perdita di soli €. 60.434.000 come coerente con l’equilibrio economico della gestione e con gli obiettivi assegnati dalla Regione. Il commento, invece, che lo stesso riserva al risultato gestionale del terzo trimestre 2009 (perdita di €. 56.134.000) è da lui definito come una “non riduzione dei costi di gestione”, nonostante uno scostamento migliorativo di €. 27.044.000 rispetto al previsionale. I dati riportati segnalano dunque una perdita, nel 3° trimestre 2010, maggiore rispetto a quella del 2009 di ben €. 4.300.000. Pertanto, se l’andamento gestionale dovesse proseguire in maniera standardizzata, senza che siano intraprese azioni rivolte al contenimento dei costi e validamente efficaci ed in linea con gli obiettivi stabiliti nei DIEF regionali assegnati al Direttore Generale, la perdita di esercizio finale dovrebbe attestarsi su circa 80.000.000,00 di euro, nonostante alcuni fattori favorevoli. .

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