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San Giovanni Rotondo, ancora elezioni anticipate

Protocollate questa mattina le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali.

 

E’ tornato a riunirsi, questa mattina, il Consiglio provinciale. Una riunione importante, probabilmente l’ultima del 2010. A tenere banco, nei minuti precedenti l’inizio della riunione, la notizia dello scioglimento del Consiglio Comunale di San Giovanni Rotondo. Protocollate questa mattina, infatti, le firme di 11 dei venti consiglieri comunali, sette di maggiorazna, quattro di .dissidenti del PD. Il consiglio comunale, quindi, decade, e travolge l’amministrazione comunale guidata da Gennaro Giuliani. Nelle prossime ore il prefetto della Provincia di Foggia nominerà il commissario prefettizio, che governerà le cose comunali fino alle elezioni anticipate, che si svolgeranno nella prossima primavera. E’ la seconda volta consecutiva che il comune di San Pio va ad elezioni anticipate. In entrambi i casi sono tornati a casa amministrazioni e sindaci di centro
sinistra. Il consiglio, iniziato con il consueto ritardo, ha rinviato l’elezione del Difensore Civico, e proceduto invece alla nomina del Collegio dei Revisori. Come da intese tra i capigruppo, l’Aula ha confermato il collegio uscente, confermando per un secondo mandato Raffaele Di Ianni, Danilo Lo Latte ed il presidente Giuseppe D’Apollo. L’aula tornerà a riunirsi – su richiesta del presidente del gruppo consiliare del PDL Paolo Mongiello, martedì 28 dicembre per una riunione monotematica dedicata al piano di riordino ospedaliero varato dalla Regione e che, come è noto, prevede la chiusura e riconversione di tre piccoli ospedali: quelli di San Marco in Lamis, Monte Sant’Angelo e Torremaggiore

"Il destino di una città non può essere ostaggio di chi partecipa al governo della cosa pubblica pressochè esclusivamente per realizzare i propri e gli interessi di pochi e ben definibili individui". Il segretario provinciale del Partito Democratico, Paolo Campo, commenta così la notizia dell’avvenuto scioglimento del Consiglio comunale di San Giovanni Rotondo "grazie alla nefasta convergenza delle volontà di alcuni consiglieri ed esponenti del PD con quelle della minoranza di destra".
"Le ragioni politiche e amministrative sfuggono a qualsiasi razionale tentativo di comprensione – continua Campo – a maggior ragione dopo che il sindaco, facendosi interamente carico dei rilievi critici mossi da alcuni settori del centrosinistra, aveva acconsentito all’azzeramento della Giunta ed alla ridefinizione del programma di governo della città.
Gli eccessi personalistici, ascrivibili ad alcuni esponenti del PD che rivestono importanti ruoli istituzionali e gestionali, hanno determinato l’apertura al buio di una crisi amministrativa che produrrà danni alla comunità di San Giovanni Rotondo, mortificando e disarticolando le programmazioni e le progettualità messe in campo dall’Amministrazione Giuliani per emergere dalle difficoltà finanziarie e rilanciare lo sviluppo".
Il segretario del Partito Democratico annuncia la convocazione, il 27 dicembre, della segreteria provinciale allargata ai consiglieri provinciali e regionali ed ai parlamentari "per discutere quanto accaduto a San Giovanni Rotondo – conclude Paolo Campo – ed assumere i provvedimenti necessari a recuperare il senso politico della nostra azione in una delle città più importanti della Capitanata".

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