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I numeri del crimine/ In aumento furti e rapine il Gargano è l’emergenza

Il questore: “in sei mesi non ho visto un solo testimone farsi avanti”.

 

S’inverte il trend degli ultimi due anni e tornano ad aumentare i reati registrati nel 2010 in Capitanata che sfiorano quota 30mila, con un- «sensibile aumento di quelli predatori» per dirla con le parole del questore: ossia furti e rapine, che più spaventano e formano il «sentimènt> d’insicurezza. Il fatto che questo genere di reati sia in aumento in tutta Italia – riconosce il questore – non può comunque essere una esimente. In calo gli arresti (488 al 30 novembre scorso, contro 533 dello stesso periodo del 2009); diminuiscono le denunce per estorsione, ma aumentano gli attentati e i danneggiamenti seguiti da incendio che spesso sono di natura estorsiva: il calo di denunce non può che essere letto in maniera preoccupante perchè sempre meno vittime del racket denunciano. Il questore Maria Rosaria Maiorino, nel consueto incontro di fine anno con i giornalisti, traccia un’analisi della situazione in città e Capitanata, spaziando dalla criminalità predatoria a quella mafiosa, rimarcando come la grave crisi finanziaria generale si ripercuota sia sull’ordine pubblico, sia sull’aumento della criminalità predatoria.

EMERGENZA GARGANO –

I dati sono lì e il questore insediatosi il primo luglio scorso, all’indomani dell’ennesimo omicidio di mafia sul Gargano, traccia un’analisi realistica, ma non per questo – e non potrebbe essere diversamente – pessimistica. Tanto da annunciare che «il gran lavoro investigativo che stiamo svolgendo in città, sul Gargano, a Cerignola» (i tre fronti più caldi) «darà i suoi risultati, ci vorrà tempo ma daremo risposte a tutta una serie di eventi criminosi». L’emergenza primaria è il Gargano dove negli ultimi due anni e mezzo si sono registrati 15 omicidi e 2 lupare bianche (4 omicidi in meno di un mese), senza che in nessun caso si sia arrivati, a individuare ed arrestare killer e mandanti; e dove si nascondono i due principali latitanti foggiani. «Parliamo di una realtà difficile» dice il questore «perchè il territorio è esteso e per la conformazione stessa del territorio, ma anche lì posso assicurare che c’è il massimo impegno delle forze dell’ordine e che i
– risultati arriveranno».

FURTI E RAPINE –

 «La crisi occupazionale è grave, consistente» l’esordio del capo degli oltre 600 poliziotti foggiani «e ne derivano problemi per noi della Polizia: la crisi ha comportato e comporta una recrudescenza di alcuni eventi criminosi, soprattutto negli ultimi tre mesi. Abbiamo registrato un aumento sensibile dei furti in appartamento, d’auto e su auto ed anche delle rapine, principalmente a Foggia. Perchè questo aumento? Beh, ci sono una serie di elementi che concorrono al verificarsi di queste rapine e furti: penso anche all’illuminazione assente in alcune zone cittadine, il che è quasi un “invito” a chi gira per strada con idee malsane. Avevamo notato un aumento di rapine ai danni di supermercati intensificando i servizi di controllo, ed abbiamo registrato che i rapinatori sceglievano altri obiettivi, tabaccai, benzinai e in minor misura farmacie». Di mancanza di sistemi di videosorveglianza in negozi si parla da tempo, e ne ha accennato anche il questore, rimarcando come la mancanza di filmati delle rapine spesso pregiudichi il lavoro degli investigatori.

TESTIMONI, QUESTI FANTASMI –

Nei primi sei mesi di gestione della Questura foggiana, una circostanza ha colpito il capo dei poliziotti: la mancanza di testimoni. «Si parla sempre di sicurezza partecipata, perchè la sicurezza riguarda tutti i cittadini che chiedono più controlli e si lamentano, giustamente: ma io in sei mesi non ho ancora sentito parlare di un solo testimone che si sia fatto avanti, anche per episodi non gravi. Registro una reticenza a denunciare: rispetto la volontà del singolo, ma una collaborazione minima anche in forma anonima non guasterebbe, ci aiuterebbe. Rispetto al 2009 abbiamo registrato anche un calo di richieste d’intervento al “113”, passate da 9906 a 9347: dato sintomatico, la gente rinuncia a denunciare forse perchè non crede nell’efficacia degli interventi, forse perchè si preferiscono evitare fastidi».

SI ARRIVERA’ A 30 MILA REATI

Le cifre rese note ieri dalla Questura indicano un aumento di reati: al 30 novembre scorso erano 26.235 contro i 24.745 dello stesso periodo del 2009, il che significa un aumento in percentuale intorno all’8 per cento. Nel 2009 – secondo i dati diffusi a fine dello scorso anno dalle forze dell’ordine – si era registrato un calo dei reati intorno al 16 per cento e il numero totale dei reati denunciati in Capitanata era stato di poco inferiori ai 26mila reati; anche nel 2008 si era registrato un calo di reati.

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