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Vico/ Completamento della superstrada e allungamento della pista del “Lisa”

L’assessore regionale Silvia Godelli: « Ok al distretto-Gargano ma bisogna potenziare le infrastrutture».

 

L’assessore regionale alla cultura e turismo a proposito dei distretti turistici, si dice certa che quello che si sta avviando è un percorso significativo per la valorizzazione delle tante potenzialità del Gargano a cui la Regione guarda con molto interesse, auspicando che tale modello possa essere patrimonio anche delle altre subregioni della Puglia. 

L’assessore garantisce che la Regione saprà accogliere quelle iniziative che. avranno non solo spessore, ma che abbiano quelle giuste sinergie per consolidare un settore vitale per l’economia garganica e, di riflesso, quella pugliese. I distretti turistici (quello garganico è il primo della Puglia) rappresentano l’innovativa visione di un progetto di crescita di un territorio che non può non partire se non da una condivisione di quelle che sono le risorse pubbliche e private. Il concetto che si vuole veicolare è quello di promuovere “la logica a rete tra gli attori locali, che porta a sinergie, attraverso una partecipazione dei soggetti portatori di interesse: aziende, istituzioni, associazioni e, non a caso, viene (si tratta di una vera novità), i cittadini. In sintesi, il distretto turistico è qualcosa di spontaneo, voluto dalle popolazioni, sia pure opportunamente sollecitate e sensibilizzate, è qualcosa non burocratica e a geografia variabile, è l’evoluzione del sistema turistico locale.
Partendo dall’esistente, con i suoi punti di forza e di debolezza, si dovrà avviare il percorso di costruzione di un progetto di sviluppo turistico coniugando esperienze maturate con lo sguardo propositivo in avanti. Tutto questo si traduce, dunque, in una consapevole riflessione su quanto è alle spalle, non sposando tutto ciò che è nostalgia ma gettando un ponte verso un futuro che recuperi una nuova dimensione, che deve aver nel “parteneriato” la sua logica. Dato per scontato che il Gargano rappresenta un “unicum” nel panorama dell’offerta turistica nazionale turismo religioso, culturale, enogastronomico) occorre superare la frammentazione per elaborare una progettualità che sappia avviare una ripartenza in termini qualitativi dell’offerta turistica.
Nuova spinta che non può non guardare alla valorizzazione di tutto ciò che fa della “Montagna del sole” quell’unicu in ampiamente riconosciuto. Le infrastrutture: uno dei punti deboli che, se non superati, potrebbero trasformarsi in un boomergang.
In primis, completare il percorso della superstrada fino a Vieste; la mobilità su rotaia che per molti è una sorta di “catena al piede”, ma sono anche in tanti a vedere nella tratta ferroviaria una degli attrattori per un fascia di turisti sempre più alla ricerca di vacanze a “misura d’uomo”.
In cima ai pensieri resta, come sempre, l’aeroporto; si punta sull’allungamento della pista dell’avioscalo foggiano Gino Lisa, una battaglia che gli operatori turistici garganici sono determinati a condurre in tutte le sedi.

Francesco Mastropaolo

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