Menu Chiudi

Regione/ 2^ tornata sulle audizioni in merito ai Piani ospedaliero e di rientro

Seconda tornata in Consiglio regionale sulle audizioni in merito ai Piani ospedaliero e di rientro. La I e la III Commissione, riunite in seduta congiunta e presiedute rispettivamente da Arcangelo Sannicandro e Dino Marino, hanno ascoltato le osservazioni dei rappresentanti dell’Ordine degli psicologi, Federazione sindacati indipendenti, Rappresentanze di base (RdB), Associazione unitaria psicologi italiani (AUPI), Cisal sanità, Confindustria sanità, Sindacato medici italiani, Fials, Confsal e USPPI. Mancanza di confronto preventivo e di concertazione, grosse perplessità circa la contestualità tra soppressione dei posti letto e attivazione dei servizi territoriali e domiciliari, preoccupazioni forti legate al blocco del turn over, laddove poco o nulla è stato fatto rispetto alla lotta agli sprechi che si annidano ancora nelle articolazioni del Servizio sanitario regionale (acquisizione di beni e servizi, spesa farmaceutica, etc.): queste le motivazioni prevalenti emerse nel corso dei vari interventi. Peraltro sul piano della mancata consultazione il Sindacato medici italiano ha fatto presente che sin dall’1 ottobre scorso aveva chiesto invano di essere sentito e ha espresso la sua contrarietà al taglio dei posti letto negli ospedali, considerato che la Puglia rientra già con la dotazione attuale negli standard previsti dalla legislazione nazionale. Al taglio dei posti letto si accompagnerà una rideterminazione delle dotazioni organiche che già sono sottostimate. Ai 7000 infermieri che già mancano, ad esempio, – ha fatto presente il SMI – se ne aggiungeranno altri 3000, con le conseguenze facilmente immaginabili sul piano dell’assistenza.
Grossa preoccupazione sul taglio di 300 posti letto previsti per le case di cura private accreditate, è stata espressa da Confindustria Puglia, facendo presente che il relativo finanziamento avviene sulla base delle prestazioni erogate nell’ambito dei budget definiti. E questo nonostante che le spesa che sostiene la Regione per posto letto – secondo i dati citati nello stesso Piano di rientro – sia di 206.000 euro per il pubblico, a fronte dei 103.000 del privato accreditato. Sul piano prettamente della prevenzione, Ordine psicologi e AUPI hanno proposto la istituzione di Unità operative semplici di assistenza psicologica nei distretti socio sanitari. In particolare è stata citata – chiedendo di mutuarla anche in Puglia – una sperimentazione gestionale, in corso da tempo a Roma, in cui gli psicologi affiancano i medici di base, che ha consentito un risparmio di 75.000 euro solo per la spesa per farmaci. Nel corso di un incontro successivo sono intervenuti i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL che hanno ribadito come, dopo le scelte miopi condotte negli ultimi 20 anni nella sanità pugliese, il Piano di rientro puo’ diventare lo strumento per un riassetto dell’intero sistema, tentando di farlo diventare meno ospedalocentrico. Per riuscire in questo occorre dare centralità alle persone ed entrare nel merito dei problemi in maniera concertativa. A tal fine sono state esaminate rapidamente la situazione dei presidi ospedalieri delle singole ASL, partendo dal presupposto che laddove sono previste le riconversioni vanno fatte preventivamente delle ricognizioni attente sui bisogni del territorio. La triplice ha evidenziato in particolare l’esigenza di evitare assolutamente il rischio di un aumento della mobilità passiva e di non lasciare la gestione della mobilità del personale alle singole direzioni generali delle aziende provvedendo alla definizione, da parte della Regione, di un accordo quadro. Chiesto anche un doppio livello di concertazione per quel che riguarda il Documento di indirizzo economico e funzionale (DIEF), sia con la Regione che con le Asl, con l’obiettivo di arrivare a un bilancio delle aziende di responsabilità sociale, aperto al confronto con il sindacato. Infine eliminazione del ticket per pensionati al minimo e incapienti. CGIL, CISL e Uil si riservano di far pervenire alla Regione un loro contributo in ordine al regolamento per il funzionamento dei distretti socio sanitari, prevedendo la possibilità di affidamento della direzione degli stessi e di alcune articolazioni anche a figure professionali non mediche. Le commissioni consiliari si sono aggiornate a venerdì 28 gennaio per l’ultima tornata delle audizioni.