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Vico/ Rientra la protesta dei disoccupati. Affidata loro la manutenzione del verde

Da una settimana si erano incatenati in pieno centro. Dal comune anche un contributo per sbarcare il lunario ed alleviare il disagio.

 

Accordo raggiuntò tra amministrazione comunale di Vico del Gargano e il gruppo di disoccupati
che, da una settimana, protestava chiedendo “soltanto di poter lavorare”. “Abbiamo deciso di porre
fine alla nostra protesta – spiegano Pino Cilenti, Davide Mastropaolo, Angelo Marinelli, Nicola della Malva, Fabio della Malva, Vincenzo Fania – in quanto il Comune di Vico del Gargano ha messo in atto una serie di iniziative di carattere generale partendo dalla nostra situazione di disagio. L’intenzione è di aiutare noi e gli altri a superare questo difficile mo mento”. I giovani denunciano che il fatto che “In questi giorni abbiamo notato la mancanza di assistenza da parte della Protezione civile o di chi ne fa le veci qui a Vico del Gargano, durante la nostra civile protesta svoltasi al freddo notturno e diurno. Vogliamo invece ringraziare il Comando carabinieri di Vico del Gargano, la Polizia municipale ed il parroco don Lazzaro Molinaro per la disponibilità e sensibilità dimostrata nei nostri confronti. Un ringraziamento va anche a quei pochi e sottolineiamo pochi amici che ci hanno e ci stanno sostenendo. Un grazie particolare a “La Gazzetta del Mezzogiorno per aver dato voce alle nostre istanze”. I protestatari avevano rifiutato l’istituzione di dieci borse di lavoro finanziate con fondi comunali, perchè – a loro parere – non rappresentava un lavoro con contribuzione e pagamento di una retribuzione minima di 700 euro, ma un importo di circa 400 euro
senza contribuzione Inps e per sole tre ore giornaliere’, che inoltre avrebbe potuto determinare “una sorta di guerra tra poveri”, sono stati loro stessi ad indicare il nuovo percorso nel corso della riunione tenutasi nella sala consiliare sabato sera. In sintesi, la proposta, molto articolata, conteneva la richiesta di un contributo per poter far fronte alle esigenze più immediate; inoltre, l’impegno a garantire un lavoro che possa dare stabilità occupazionale; in attesa, assicurare una continuità lavorativa per almeno un trimestre. Infine, la soluzione ritenuta ottimale era quella di utilizzarli, stabilmente, per lavori di manutenzione, pulizia, ripristino e azioni di assistenza alle persone che si recano al cimitero; inoltre, per la manutenzione, custodia, vigilanza del parco giochi e villa comunale.

Francesco Mastropaolo