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La Puglia della solidarietà’ promuove “Save the Children”

Firmato il protocollo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

 

In un periodo caratterizzato da nuovi esodi dall’Africa all’Italia con sbarchi a Lampedusa e trasferimenti dei migranti nei centri di accoglienza pugliesi, la Regione Puglia e ‘Save the Children’ hanno firmato ieri a Bari un protocollo d’intesa per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. A siglarlo gli assessori regionali al Welfare, Elena Gentile, ed alle politiche di inclusione dei migranti, Nicola Fratoianni, e la responsabile dei programmi Italia-Europa di Save the Children Italia, Raffaela Milano.

Si promuovere cosi’ a livello regionale un sistema centralizzato di monitoraggio degli inserimenti dei minori nelle comunita’ alloggio, basato sulle disponibilita’ di accoglienza e sugli standard offerti.

Sara’ inoltre costruito un tavolo di coordinamento mirato, e saranno condivisi gli strumenti di rilevazione utilizzati dall’Osservatorio sociale regionale.

l tutto per garantire accoglienza e protezione adeguata anche in situazioni di emergenza umanitaria, come quella che la Puglia sta affrontando in questi giorni come conseguenza dell’arrivo di migliaia di migranti a Lampedusa, molti dei quali sono stati trasferiti nei Centri per migranti di Bari, Brindisi e Foggia. Tra questi sono 26 i minori che Save the Children ha incontrato mentre sui 35 ragazzi tunisini (minorenni non accompagnati) presenti ad inizio settimana nel centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Bari-Palese, secondo i dati forniti dall’assessore comunale al Welfare, Ludovico Abbaticchio, 17 sono stati trasportati in comunita’ e 18 sono fuggiti pur avendo avuto un posto in comunita’.

I minori trasferiti da Lampedusa – e’ stato spiegato nella conferenza – si aggiungono alle diverse decine di minori rintracciati sul territorio a seguito di sbarchi sulle coste pugliesi da inizio anno. Nel 2010 sono stati 503 i minorenni stranieri sbarcati in Puglia, per lo più sulla costa del Salento. Di questi, 296 erano non accompagnati. Un terzo del totale dei migranti sbarcati in Puglia nel 2010 sono minori, 285 in più rispetto al totale dei minori sbarcati in Sicilia nello stesso periodo. Talvolta vengono rintracciati in mare a bordo di barche a vela di medie-grandi dimensioni battenti bandiera francese o statunitense, stipati sottocoperta – insieme anche a migranti adulti. In altri casi, sono stati invece rintracciati sulla terraferma, a poca distanza dal porto. A questi bisogna aggiungere 90 minori stranieri non accompagnati rintracciati dalle forze dell’ordine, dai servizi sociali o da associazioni all’interno del territorio pugliese. Si tratta per lo più di ragazzi provenienti dal Bangladesh (il 58% sul totale dei collocamenti nel 2010) che hanno raggiunto la Puglia prevalentemente nascosti all’interno di tir, auto o furgoni, riuscendo a superare i controlli alla frontiera.

Gli sbarchi in Puglia, a differenza di quelli in Sicilia, sono aumentati sensibilmente rispetto al 2009, a testimonianza della ricerca da parte dei migranti di nuove rotte, soprattutto dall’Asia. Rotte caratterizzate, per quanto riguarda i minori, da viaggi sempre più lunghi e sempre più rischiosi. Anche in Puglia, come in Sicilia, si rilevano infine alti tassi di fuga dei minori una volta collocati nelle comunità. Tassi che, nel corso del 2010 hanno raggiunto la quota allarmante del 93% nelle comunità che ricevono i minori giunti a seguito di sbarchi (ubicate soprattutto nella provincia di Lecce).

Analizzando i dati relativi alle fughe, le percentuali più elevate si registrano nelle comunità che offrono meno servizi, soprattutto di mediazione culturale e accesso all’istruzione e al lavoro, che rimangono tra le maggiori carenze registrate nell’ambito dei servizi offerti dalle comunità. ”Sull’accoglienza e l’inclusione sociale la Puglia ha investito bene ed oggi perfezioniamo gli strumenti a nostra disposizione – ha spiegato l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile – con un protocollo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Siamo alla vigilia di un nuovo bando, un percorso di accordi di programma che coinvolgera’ i comuni per la realizzazione di infrastrutture sociali.

”E’ un caso che questo protocollo si firmi oggi, in seguito all’arrivo in Puglia di migliaia di migranti, tra i quali tanti minori e spesso da soli. L’accordo – ha aggiunto l’assessore alle Politiche di inclusione dei migranti, Nicola Fratoianni – e’ infatti frutto di un lungo lavoro con Save the Children e del raddoppio dei fondi di bilancio per le politiche delle migrazioni”.

”La Puglia ha fato grandi passi avanti sul fronte dell’accoglienza e con questo monitoraggio – ha spiegato la responsabile dei programmi Italia-Europa di Save the Children Italia, Raffaela Milano – vogliamo fare in modo che tutte le strutture pugliesi siano adeguate a standard di qualita’ che consentano ai minori la migliore integrazione possibile nel nostro Paese. Puglia e Sicilia sono le prime regioni in Italia a sottoscrivere un protocollo d’intesa per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Noi, a prescindere dall’emergenza, abbiamo lanciato un appello per allentare le maglie della legislazione sula concessione di permessi di soggiorno perche’ non vogliamo che i percorsi d’integrazione s’interrompano quando un ragazzo raggiunge la maggiore eta’. La presenza di mediatori culturali nelle comunita’ e’ poi un fattore cruciale, poiche’ sin dall’arrivo del minore e’ indispensabile informarlo sulle opportunita’ offerte dalla legge italiana e sui vantaggi derivanti dall’intraprendere un percorso d’integrazione rispetto alla fuga con il gruppo di connazionali".