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Prosegue il restauro dell´Icona della Madonna di Siponto

Procede il restauro dell’antica Icona della Madonna di Siponto e della statua lignea detta "la Sipontina" che dal 1° settembre 2010 si trovano nel laboratorio "Alfa restauri" di Bari, sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia. Com’è noto, il restauro è stato possibile grazie alla munificenza della Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo che l’ha finanziato per intero. I lavori di restauro della venerata Icona hanno subito un rallentamento a causa del necessario consolidamento, prima di ogni intervento sulla pellicola pittorica, della tavola, in legno di pioppo, su cui è dipinta la sacra immagine della Madonna.
Dopo aver rimosso la struttura a incasso che limitava i movimenti naturali del legno e dopo aver proceduto a eliminare tutte le colle e materiali vari che ne appesantivano la struttura, la tavola è stata sottoposta a un lavoro di consolidamento, che verrà completato con la collocazione dell’opera restaurata in una teca climatizzata in policarbonato, dotata di regolatori dell’umidità e di rilevatori delle anomalie climatiche.

Per quanto riguarda l’immagine dipinta, pur in presenza di un quadro d’insieme notevolmente compromesso dagli eventi occorsi lungo i secoli e da alcuni precedenti restauri, si è proceduto a una pulitura generale della pellicola pittorica, al consolidamento delle parti più seriamente danneggiate, all’effettuazione di alcuni saggi per poter leggere le diverse redazioni dell’opera. Anche il restauro della statua lignea detta "la Sipontina" sta procedendo speditamente. Sono stati effettuati saggi in diverse parti dell’opera e si sta procedendo al consolidamento strutturale della scultura, che dovrà essere dotata di una base più adatta.

Lo scorso 22 febbraio, l’Arcivescovo Michele Castoro ha visitato le due opere nei locali della ditta che sta effettuando il restauro, insieme con Fabrizio Vona, Sovrintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia, Nuccia Barbone, della medesima Soprintendenza, e don Fernando Piccoli, parroco della Cattedrale. In tale sede si sono prese tutte le opportune decisioni inerenti all’ultimazione dei restauri e alla conservazione delle opere una volta riconsegnate alla comunità di Manfredonia.
Nelle prossime settimane verrà resa nota la data del ritorno delle due preziose opere nella Cattedrale di Manfredonia, prevista, in linea di massima, dopo la festa di Pasqua.