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Vieste verso le elezioni/ La “crociata” socialista di Lapomarda

Il segretario cittadino: “miriamo a far uscire dalla palude in cui si è cacciata riportando la politica nei partiti”. Ci prova da 18 anni. Obiettivo, in comune con Spina Diana.

 

Il Partito Socialista di Vieste coordinato da Michele Lapomarda ritiene di poter dare un contributo importante alla proposta amministrativa dell’ex parlamentare Mimì Spina Diana. L’ex forzista, ex sindaco della città e federatore degli interessi turistici e imprenditoriali in piena Legge 3, da veterano della politica, si presenta al suo elettorato come candidato sindaco con la coalizione “Liberamente” che comprende pezzi di Pdl deluso, il Psi, l’Api e l’associazione “Città libera e attiva”. L’idea è quella di Costruire una alternativa forte, decisa e vincente attraverso la collaborazione di nomi pesanti dell’economia viestana. Nomi che a tutt’ oggi i protagonisti
del terzo polo garganico preferiscono tenere segreti. Qualche certezza però c’è. Farà parte della lista Michele Lapomarda, che dopo 18 anni ha l’obiettivo di portare un socialista, se stesso, nell’assise comunale viestana. Il segretario dei socialisti, con una militanza attiva nei Ds e nell’Ulivo come consigliere comunale, primo dei non eletti nella lista di Marinelli alle scorse amministrative, ha le idee chiare. “In 5 anni di amministrazione Nobile tutti i settori produttivi si sono impoveriti. Su 400 progetti della Regione Puglia, Vieste non ne ha intercettato nessuno- ha commentato alla nostra testata nella centralissima sezione del partito a Vieste- Non ha reperito occasioni e opportunità. Prendiamo il porto: ci sono 7 milioni di euro pronti lì e Vieste sta ancora a far causa alla Regione Puglia”. E ha proseguito: “Ci rivolgiamo alla società responsabile della città: miriamo a far uscire Vieste dalla palude in cui si è cacciata riportando la politica nei partiti. Il nostro slogan è Vieste prima di tutto”. Lapomarda crede di poter contare su una platea vasta di elettori. Alle provinciali con Protano il partito di Riccardo Nencini ha raggiunto il 10%. 14% alle Europee dove il candidato Sel, Marco Di Lello ha totalizzato 180 preferenze. Alle scorse regionali, i socialisti viestani hanno “consegnato” 165 voti a Pino Lonigro, un pacchetto di preferenze al candidato locale Sel Antonio Giuffreda e 25 consensi a Michele Santarelli. Insomma, esiste un nucleo socialista a Vieste, che sta lavorando ad un programma centrato sul turismo e sul rilancio economico della città. Lapomarda è concreto. “Vieste deve maturare la consapevolezza della propria rilevanza turistica: il turismo si rilancia con tutti gli operatori della cordata, a partire dagli chef e dagli altri addetti del settore. Ci sono tanti giovani imprenditori turistici che vogliono compartecipare al governo del territorio”. Il programma dei socialisti è netto. Primo punto: sbloccare le opere pubbliche. Secondo: alienare le proprietà comunali per favorire gli investimenti. Terzo: dare una svolta a Baia dei Campi. “Siamo per una edilizia qualificata- ha rilevato Lapomarda- ci sono richieste per la costruzione di piccole villette nelle aree collinari. La fase dell’edilizia palazzinara è finita, ma siamo interessati a recuperare volumetrie per quello spaccato di società viestana che non ha una casa”. Per Baia dei Campi, il Partito socialista propone di dare una risposta univoca, al di là di chi vincerà le prossime elezioni. “Non può esserci un obbrobrio del genere in una delle baie più incantevoli del Gargano. Dobbiamo riqualificarla e noi abbiamo un’idea di gestione: la creazione di un ostello che possa accogliere giovani di tutta Europa”, ha spiegato il socialista. Altra idea di business, oltre all’opzione casinò lanciata dal candidato Spina Diana, è quella di una lavanderia industriale che darebbe lavoro a molti viestani, secondo Lapomarda. La sua è una provocazione politica. “Il tovagliame di tutte le strutture di Vieste arriva da Roma, c’è un giro di affari di milioni di euro: perché non coinvolgere il territorio in questo affare?”.

Antonella Soccio
L’Attacco