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I punti salienti del federalismo municipale: redditi, Irpef, scadenze

Una volta pubblicato in Gazzetta ufficiale, saranno dunque operative le misure del decreto. Ma se la riforma entrerà a regime solo nel 2014, alcune disposizioni avranno immediata efficacia, addirittura retroattiva per le addizionali Irpef.

 

Redditi 2010. Lo sblocco delle addizionali irpef da parte dei comuni potrà essere retroattivo, a valere quindi sui redditi del 2010, se la decisione del comune di aumentare l’addizionale sarà pubblicata sull’apposito sito internet entro il 31 marzo 2011. L’aumento potrà essere al massimo dello 0,2% annuo, e solo per quei comuni che ora sono sotto la soglia dello 0,4%, che non potrà comunque essere superata.

Redditi 2011. La cedolare secca sugli affitti varrà sui redditi da locazione, per i soli immobili affittati a uso abitativo, a partire dal 1 gennaio 2011. Al posto dell’attuale tassazione irpef progressiva e dell’imposta di registro, arriva un prelievo fisso del 21% (che scende al 19% per i canoni agevolati). Resta però un’opzione del proprietario: chi lo riterrà conveniente potrà restare col regime irpef, ma chi opterà per la cedolare non potrà più aumentare l’affitto. E’ l’unico vantaggio per gli inquilini, visto che è saltato il fondo per gli sgravi. 2011.

Tassa di soggiorno e tassa di scopo. Anche queste due nuove imposte potranno arrivare già quest’anno. Per la tassa di soggiorno i comuni dovranno aspettare l’emanazione di un regolamento, da adottare entro 60 giorni. Ma in caso di mancata emanazione, potranno comunque procedere e i capoluoghi di provincia, i comuni turistici e le città d’arte potranno chiedere ai turisti fino ad un massimo di 5 euro per notte di soggiorno. Per la tassa di scopo invece, che servirà per finanziare specifiche opere pubbliche, i comuni dovranno attendere un decreto del presidente del consiglio da adottare comunque entro il 31 ottobre 2011.

2011-2013. Già da quest’anno e fino al termine della fase transitoria fissata per il 2013, ai comuni andrà il gettito dell’Irpef fondiaria, dell’imposta di bollo e registro sulle locazioni, il 30% del gettito sui trasferimenti immobiliari; e poi quota parte del gettito della cedolare secca (il 21,7% quest’anno, il 21,6 dal 2012). E sempre dal 2011 i comuni potranno contare su una compartecipazione all’Iva, equivalente alla compartecipazione all’irpef del 2%.

2014. E’ la data della definitiva entrata in vigore della riforma. Tra tre anni l’Ici sulle seconde case andrà in pensione per essere sostituita dall’imposta municipale propria (Imu), con aliquota al 7,6 per mille. Come l’Ici, si pagherà solo sulle seconde case e sugli immobili commerciali. E come l’Ici, saranno esentati gli immobili della chiesa, anche scuole, hotel e cliniche. Sempre tra tre anni arriverà anche l’Imu secondaria che sostituirà la tassa e il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e le affissioni, il canone per l’installazione dei mezzi pubbblicitari.