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Puglia/ Irpef più salata a partire da giugno per il deficit in sanità

Neanche un mese fa sembrava che si trattasse di una misura non praticabile. Il Pd aveva già lanciato la proposta di usare la leva fiscale per coprire parte delle spese necessarie a servizi vitali, come ad esempio i servizi sociali. Ma all’epoca si decise di soprassedere. Probabilmente in previsione di tempi più bui. L’occasione per riprendere in considerazione l’idea è data dall’accertamento di un ulteriore disavanzo nei conti della sanità per circa 144 milioni di euro. L’assessore al Bilancio, Michele Pelillo, e i suoi tecnici sono al lavoro per fissare i criteri. Ma al momento pare che la manovra più accreditata potrebbe portare ad un aumento dello 0,50 dell’addizionale regionale Irpef, su ogni scaglione di reddito. L’aliquota massima, per intendersi, passerebbe così dall’attuale 0,90, all’1,40. La misura dovrebbe essere varata non prima della primavera inoltrata, con la legge di assestamento del bilancio regionale.
Questo vuol dire che alla vigilia dell’estate diventerebbe operativa. Anticipando, peraltro, il già preventivato appesantimento del prelievo fiscale che accompagnerà il passaggio all’imposizione di tasse integralmente a carattere locale a seguito dell’avvio della stagione del federalismo fiscale.