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Perché litigare? C’è la mediazione (3)

Il decreto – Cosa dice la legge

 

Decongestionare il sistema giudiziario italiano rispetto al carico degli arretrati e al rischio di accumulare nuovo ritardo. E questa la finalità del nuovo istituto della mediazione civile e commerciale, approvato con il decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28 attuativo della riforma del processo civile (Legge 69/2009). Si tratta dì una novità destinata a modificare la mappatura del processo civile. E’ definita mediazione l’attività svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti:
* sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia ( mediazione compositiva);
* sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della controversia (mediazione propositiva).

I tre tipi

Quando applicarla
Sono stati previsti tre tipi di mediazione:
facoltativa, quando viene liberamente scelta dalle parti;
obbligatoria, quando è imposta dalla legge; il procedimento di mediazione deve essere esperito nei casi di controversie relative a diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di azienda, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari; la mediazione condominale sarà obbligatoria tra un anno; giudiziale, quando è il giudice ad invitare le parte ad intraprendere un percorso di mediazione.