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Rete idrica colabrodo, Puglia è al top «Spariscono 226 milioni di metri cubi»

Indagine dell’Istat in occasione della giornata mondiale. Il conto: per far arrivare 100 litri se ne immettono 187.

 

Il dato è chiaro ed è fornito dall’Istat: nel 2008 la regione in Italia che perde più acqua è la Puglia. Se a livello nazionale la dispersione di acqua potabile è del 47% (rapporto tra quella persa e quella erogata), la Puglia guida la classifica delle regioni con l’87%. Ovvero, riferiscono gli analisti Istati «per ogni 100 litri di acqua erogata se ne immettono in rete circa 87 litri in più (pari a quella persa)». Poco meno sostenuta la dispersione delle risorse idriche in Sardegna (85 litri), Molise (78) e Abruzzo (77). Le più virtuose risultano le province autonome di Trento e Bolzano con solo 26 litri in più, seguite da Lombardia e Trentino Alto Adige (27). Il monitoraggio è stato effettuato dall’Istat in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’Onu e celebrata ogni 22 marzo. I dati diffusi provengono da indagini condotte dall’Istat negli ultimi anni, tra le quali la «Rilevazione sui servizi idrici», gli «Aspetti della vita quotidiana», i «Consumi delle famiglie» e la «Rilevazione sui dati meteoclimatici e idrologici». In valori assoluti l’analisi dell’Istat indica che l’acqua prelevata ammonta a quasi 210 milioni di metri cubi di cui 94 milioni sottoposti a processo di potabilizzazione. Ovvero il 45,2%. Ma la quantità d’acqua immessa nelle reti di distribuzione è pari a 485 milioni di metri cubi per una quantità erogata pari a 259 milioni (46,6% non è erogato). Per strada (perdite fisiche e acqua non pagata) si disperdono ben 226 milioni di metri cubi che rapportati alla quantità effettiva giunta nei rubinetti porta l’87%. Ovvero, come evidenzia lo studio, «per far arrivare 100 litri ai clienti finali bisogna prevederne 187 litri».