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Irpef, niente addizionali fino al 2013

Ma tra due anni possibili aumenti fino all’1,4% COSÌ come per l’assiurazione Rc auto. Ecco cosa cambia con il passaggio dell’imposizione fiscale dal centro ai territori. anche l’iva diventerà di competenza locale. Il nuovo fisco regionale scatterà dal 2Ol3. Basta con i trasferimenti dal «centro», il loro valore sarà sostituito dalla compartecipazione a Iva e Irpef e, contemporaneamente, sarà possibile «manovrare» l’attuale addizionale, con aumenti via via maggiori. Eccole novità.

PIU’ IRPEF PER LE REGIONI DAL 2013,TETTO AI POVERI- Da12013, e non più dal 2011, le regioni potranno manovrare l’addizionale Irpef regionale, diminuendola o anche aumentandola dallo 0,9 fino a1l’1,4% La maggiorazione, infatti, non può essere superiore allo 0,5 nel 2013. L’aumento potrà essere dell’l,l% nel 2014 e del 2,1% a decorrere dal 2015. Se la regione ha già disposto una riduzione dell’Irap non può sforare lo 0,5% di aumento. Prevista una salvaguardia per il primo scaglione Irpef, fino a 15.000 euro: l’aumento dell’addizionale non potrà superare lo 0,5%.
IVA REGIONAL1ZZATA – Alle regioni va una quota di compartecipazione all’Iva che va ad alimentare il fondo di perequazione che garantisce la copertura integrale delle spese per i servizi essenziali (sanità, scuola, assistenza, trasporto pubblico). La quota di attribuzione alle regioni della compartecipazione all’Iva sarà assegnata con criteri di «territorialità» e si baserà sui consumi.

MENO IRAP DAL 2013, POSSIBILI DEDUZIONI – Dal 2013 le regioni possono ridurre le aliquote Irap fino ad azzerarle.

425 MLN PER TRASPORTO PUBBLICO LOCALE-  Arriva nero su bianco l’impegno del governo al reintegro nel 2011 di 425 milioni per il trasporto pubblico locale come chiesto dalle regioni.
CLAUSOLA SALVA TAGLI – È stata introdotta una clausola per i conti regionali che li salvaguardia dal 2013 rispetto ai tagli previsti dalla finanziaria 2010.

REGIONI PREMIATE PER LOTTA A EVASIONE – Le Regioni avranno in dote il gettito dell’attività di recupero fiscale riferita a tributi propri e addizionai alle basi imponibili dei tributi erariali. Nelle loro casse va anche una quota del gettito da recupero dell’Iva.

RISCHIO STANGATA SU IMPOSTE AUTO – Entrano nel paniere dei tributi delle regioni anche le tasse sulle auto e le regioni potranno manovrarle con i soli limiti previsti dalla legislazione statale. Inoltre l’imposta sulle assicurazioni Rc auto, che va alle province, già dal 2011 potrà essere aumentata o diminuita del 3,5% rispetto all’attuale aliquota del 12,5%.

A REGIONI ANCHE GETTITO TASSA SU RUMORE AEREI E TASSA SCOPO –
Ai governatori va anche la tassa sulle emissioni sonore degli aeromobili oltre che la possibilità di introdurre, come i Comuni, una tassa di scopo per le opere pubbliche.

ANCHE REGIONE DEL SUD TRA QUELLE MODELLO PER SANITA’ -Lo standard, applicato dal 2013, viene stabilito sulla base di parametri relativi a tre regioni su una rosa di cinque indicate da ministero Salute col Tesoro. Non entra nel testo la «deprivazione», cioè il concetto per cui il riparto dei fondi sanitari avviene anche in base alle condizioni socio-economiche della regione.