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I misteri Sanitaservice niente ambulanze 118 ma Suv per il manager

Il secondo bilancio approvato dalla Sanitaservice di Foggia, quello del 2009, si è chiuso con un utile di 266mila euro contro i circa 1.100 del 2008. Ed è su questi numeri che si gioca, oggi, la polemica politica. Mentre l’assessore alla Salute, Tommaso Fiore, ha avviato una verifica sulle 80 internalizzazioni di ausiliari fatte in base a una lista che sembra ricondurre ogni nome a uno sponsor, tornano i soliti dubbi sulla convenienza della gestione in-house.

Il saldo positivo dei conti 2009, peraltro approvati e depositati in grandissimo ritardo rispetto ai termini di legge, non è infatti risolutivo. L’azienda che gestisce il 118 non ha, fino ad oggi, comprato nemmeno un’ambulanza: continua a prendere in affitto (pagando) quelle delle cooperative. Eppure nel 2008 ha ritenuto necessario comprare una Bmw X3 a 46.500 euro: è il Suv su cui l’amministratore unico Antonio De Biase, indagato per l’aggressione a un giornalista, è stato immortalato a spasso per Foggia in un video pubblicato su Youtube.

La Sanitaservice gestisce a Foggia 31 postazioni del 118, oltre che l’ausiliariato e le pulizie negli ospedali per un totale di 772 addetti. Il confronto di costi effettuato nella nota integrativa tra quanto si è speso in-house e quanto si sarebbe speso con le cooperative non è esaustivo né esauriente: mette sullo stesso piano spese certe (quelle sostenute da Sanitaservice) con valutazioni teoriche (il costo orario ministeriale delle cooperative). Anche così, il risparmio netto è di poche centinaia di migliaia di euro, quasi tutti assorbiti tra il compenso dell’amministratore Di Biase (97.560), i costi della struttura e 77mila euro di spese legali. E da 368mila euro per pagare 77 infermieri esterni: gli internalizzati che esternalizzano il lavoro.

Dal centrodestra sparano ad alzo zero. Per Lucio Tarquinio (Pdl), «se vale la regola tanto sbandierata da Vendola in ordine ai casi Tedesco e Frisullo per cui basterebbe uno “schizzo di fango” per dimissionarne i destinatari, ce n’è abbastanza per commissariare Sanitaservice, in vista di verificarne attraverso analisi oggettive anche la vera convenienza economica».

Tarquinio torna a riproporre la commissione d’inchiesta sull’Asl di Foggia, mentre Massimo Cassano e Giandiego Gatta rilanciano il tema delle procedure di reclutamento: su Sanitaservice, dicono, «abbiamo sollevato dubbi fin dal primo momento e oggi ci sentiamo dire dall’assessore Fiore che la Regione avvierà una inchiesta interna. E su chi deve indagare la Regione, se non su se stessa?».

Reazioni anche dalla maggioranza. Il segretario regionale dell’Idv, Sebastiano De Feudis, ha scritto a Vendola e Fiore per chiedere «chiarezza» e si dice pronto a scendere in piazza ad «per protestare contro gli sprechi»: «Quello che sta accadendo a Foggia non ci piace, il solo sospetto che 80 persone, tra gli internalizzati della Sanità service, possano essere state “sistemate” da uno “sponsor” ci indigna». Ma Domi Lanzillotta (Pdl) lo punzecchia: «Ci permettiamo di chiedere a De Feudis che prima di manifestare contro il governo regionale forse sarebbe il caso di uscirne».