Confcommercio e Provincia di Foggia insieme contro il racket
Si terrà martedì 12 aprile, a partire dalle 9.30 nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, il momento conclusivo in Capitanata del concorso nazionale ‘Libero Grassi – Liberiamoci del racket’ – ideato da Solidaria, e realizzato con la collaborazione di Confcommercio, dello Sportello Legalità della Camera di Commercio di Palermo e del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca – dedicato all’imprenditore ucciso dalla mafia il 29 agosto 1991 per aver denunciato i suoi estorsori.
In Capitanata il concorso sarà presentato all’interno di un convegno, organizzato dalla Confcommercio provinciale e della Provincia di Foggia, dal titolo ‘Lotta al racket-Legalità e partecipazione’. L’evento vedrà i saluti dei presidenti della Provincia e della Confcommercio, Antonio Pepe e Matteo Biancofiore; gli interventi dell’assessore provinciale alla Cultura e alle Politiche Educative, Billa Consiglio, del vicepresidente nazionale di Confcommercio, Pietro Agen, del Prefetto di Foggia, Antonio Nunziante, del Procuratore Capo presso il Tribunale di Foggia, Vincenzo Russo. Previste inoltre le testimonianze dell’Associazione antiracket di Vieste, dell’Associazione ‘Libera’ e della Consulta provinciale degli Studenti.
L’edizione 2011 dell’iniziativa rivolta al mondo della scuola – cui hanno aderito anche Transparency International Italia di Milano, il Consorzio Oscar Romero di Reggio Emilia, il Coordinamento Libero Grassi di Salerno, il Festival dell’Impegno Civile-Le Terre di Don Peppe Diana di Casal di Principe, Con le armi della Cultura di Roma, Pentapolis di Milano, Telejato di Partinico, il Consiglio Camerale della CCIAA di Palermo – si pone un duplice obiettivo: offrire alla riflessione collettiva del mondo scolastico il tema della lotta alle estorsioni e realizzare una diffusa campagna di comunicazione sociale e di radicamento, fra le giovani generazioni e fra gli operatori economici, della consapevolezza della necessità di rifiutare quelle logiche mafiose che mortificano innanzitutto la libertà d’impresa. Per la provincia di Foggia al concorso hanno aderito l’ITCS ‘Aldo Amaduzzi’ di Vieste, il Liceo Artistico ‘Perugini’ di Foggia, l’ITCA/FAP Onlus di San Giovanni Rotondo, la Scuola Superiore di I grado ‘Alighieri-Spalatro’ di Vieste.
"La lotta al racket e dunque a tutte le forme di estorsione – commenta il presidente della Provincia, Antonio Pepe – va condotta innanzitutto sul fronte della diffusione di una consapevole cultura della legalità e della sensibilizzazione delle giovani generazioni rispetto al tema del rispetto delle regole e della fiducia nello Stato. Vincere questa battaglia significa infatti sconfiggere la paura e l’omertà. Cedere al ricatto del racket e del ‘pizzo’ equivale a distruggere la libertà d’impresa costruendo un clima di terrore diffuso che mortifica e annulla ogni possibilità di sviluppo socio-economico. La Capitanata, da questo punto di vista, nel recente passato ha fatto significativi passi in avanti, soprattutto attraverso la nascita dell’associazione anti-racket di Vieste, dimostrazione tangibile della volontà e della capacità di reagire della comunità provinciale. Il concorso ‘Libero Grassi’, per il quale esprimo un sentito ringraziamento alla Confcommercio, costituisce dunque un ulteriore importante tassello di quel percorso di affermazione della legalità che il territorio ha convintamente avviato – sottolinea il presidente Pepe – anche grazie allo straordinario contributo fornito dall’universo dell’associazionismo e dal mondo della scuola e delle rappresentanze studentesche".
"È questo un momento particolarmente delicato per il nostro territorio in tema di legalità – ha afferma il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia, Matteo Biancofiore – Come organizzazione di categoria siamo consapevoli che su un tema come la lotta al racket tutti abbiamo il dovere di svolgere fino in fondo un ruolo propositivo. Per questo, grazie anche alla collaborazione con l’Amministrazione provinciale, abbiamo pensato a questo evento che vede a confronto il mondo della scuola, i responsabili delle forze dell’ordine e della magistratura, la società civile che già ha intrapreso questa battaglia e il mondo delle imprese. L’obiettivo è duplice: da un lato fare opera di educazione alle nuove generazioni; dall’altro sensibilizzare il mondo economico del territorio su un tema molto delicato e troppo spesso sottovalutato. Non abbiamo ricette da proporre – ha concluso il presidente di Confcommercio – ma crediamo che in provincia di Foggia ci sia bisogno di far sviluppare una nuova cultura della legalità".