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ATLETICO VIESTE/ UN CAMPIONATO DI ECCELLENZA….”ECCELLENTE”…..

Nello spareggio per il titolo di campione di Eccellenza l’ha spuntata dopo i supplementari la Gioventù Martina che accede così al Campionato Nazionale Dilettanti.

 

Ora ci saranno i play-off ed anche i play-out, gare obbligatorie previste dal regolamento di questo campionato che potrebbero non servire se si pensa che l’organico di questo campionato dovrebbe essere ridotto a 16 squadre dalla prossima stagione.
Tante le Società Pugliesi che hanno fallito i propri obiettivi a fronte di spese davvero folli per gli ingaggi di tecnici e giocatori, poche invece quelle Società che a stento hanno finito il campionato per le esigue risorse finanziarie.
L’Atletico Vieste sicuramente è risultata la Società modello del girone, la matricola per eccellenza che con pochi costi ha portato a termine il campionato raggiungendo in anticipo una salvezza che ha quasi del “miracoloso”.
La prima domenica senza l’Atletico Vieste è trascorsa come una terribile nostalgia, i tifosi si erano così abituati che vedersi sfuggire i play-off è stata davvero una ingiustizia beffarda.
Nell’agosto scorso il campionato di Eccellenza era iniziato con scarso entusiasmo da parte dei tifosi, quasi uno scetticismo generale aveva accompagnato l’esordio col Cerignola, poi i gol ed una vittoria memorabile avevano cambiato le frettolose opinione dei tifosi.
Un girone di andata costellato da risultati incredibili col Vieste sempre nelle posizioni di vertice, sembrava un sogno ed invece era la realtà dei fatti, gioco e sensazioni magiche si sono vissute in quelle domeniche di autunno.
Sembrava bello in quei giorni sentirsi i migliori del girone, nessuna esagerazione c’è stata tra i giocatori, era la giusta sensazione di una squadra perfetta che non conosceva ostacoli.
Nemmeno il tempo di pensare alla vetta della classifica che subito sono giunte inesorabili tre sconfitte consecutive di cui due in casa che hanno finito col ridimensionato tutto, gli stessi tifosi lo hanno dimostrato con i primi mugugni dopo le sconfitte interne con Tricase e Locorotondo.
Eppure quello è stato il momento più significativo del campionato, la squadra attraverso un lavoro serrato ha saputo reagire alla grande chiudendo a 26 punti il girone di andata.
Il girone di ritorno andrebbe raccontato parola per parola, tutte le gare giocate in trasferta ed in casa ci hanno entusiasmato così tanto che come d’incanto la tifoseria viestana è diventata più chiassosa e finalmente più calorosa.
Ci sono stati momenti esaltanti con fasi di gioco impressionanti che hanno accompagnato la squadra viestana verso i play-off sino alle battute finali, poi i fatti di Racale e quelli di Copertino hanno cancellato il “miracolo” che stava per compiersi.
L’Atletico Vieste ha subito mille torti ma ha resistito sino all’ultimo sbarazzandosi di tante illazioni che avevano accompagnato la vigilia della gara col Manfredonia, sul campo la risposta è stata ferma è decisa, il Vieste ha battuto il Manfredonia alla grande.
Stesso identico scenario si è ripetuto alla vigilia dell’ultima gara di campionato, quello con la capolista Giovenù Martina, ed anche qui la risposta è stata ferma e decisa col Vieste che ha reso difficile la vita al Martina costringendolo ad un pareggio indimenticabile.
Un campionato eccellente da incorniciare dove i protagonisti sono stati tutti i giocatori che hanno reso celebre l’Atletico Vieste nell’intera Regione.
Tanti i nomi, tutti per l’esattezza, ma Rocco Augelli merita la prima pagina per quello che ha fatto, ben 21 reti che hanno scolpito profondamente la mente dei tifosi viestani, tanto che già da oggi è partita una colletta per farlo rimanere a Vieste.
Franco Cinque invece ha vinto la sua scommessa personale..e forse la incasserà, questa è una squadra d’oro che luccica così tanto che forse è meglio nasconderla ai tanti procuratori di turno che verranno a distruggere il bel giocattolo.
L’Atletico Vieste è una Società che vuol sopravvivere per i prossimi anni, una resa dettata dalla mancanza di fondi necessari per programmare un campionato di vertice, e questo nonostante appassionati come Michele Mangini, silenzioso sempre ma che oggi non nasconde la voglia di rilevare la Società e tracciare un nuovo percorso insieme ad una catena di imprenditori.
Ma è solo un annuncio per sordi!
                                                                Michele Mascia