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Trivellazioni Tremiti: le decisioni del Parco

Prospezioni in Adriatico: la Comunità del Parco del Gargano approva all’unanimità dei presenti i 6 punti proposti dal commissario dell’Ente Stefano Pecorella che rappresentano una road map da sottoporre anche al ministro all’ambiente on. Stefania Prestigiacomo

 

Ieri alle 19.15 di oggi la Comunità del Parco Nazionale del Gargano, riunitasi in sessione straordinaria, ha approvato all’unanimità dei presenti i 6 punti proposti dal Commissario dell’Ente Stefano Pecorella che rappresentano una vera e propria road map da sottoporre anche al Ministro all’Ambiente, l’On. Stefania Prestigiacomo. Una risposta concreta che si manifesta attraverso una precisa azione amministrativa per tutelare a medio-lungo termine il territorio dalla minaccia da eventuali e non auspicati danni ambientali come la realizzazione di trivellazioni nei pressi delle area protetta delle isole Tremiti.            
Di seguito le decisioni approvate dopo un’attenta analisi tecnico-amministrativa:
1)    Inviare una lettera al Ministro all’Ambiente, On. Stefania Prestigiacomo, per sollecitare e stabilire incontro di discussione con una delegazione delle Istituzioni locali;

2)    Proporre agli enti competenti l’Ampliamento del limite dell’Area Marina Protetta che automaticamente fa scattare, con l’aumento delle batimetriche, l’allontanamento di qualsiasi ricerca e trivellazione od altro potenziale danno derivante da attività estrattive di ulteriori 12 miglia dalle isole Tremiti;

3)    Sensibilizzare e coinvolgere tutte le associazioni ambientaliste territoriali e nazionali, tutte le aree marine protette assieme a Federparchi nella richiesta di moratoria per le attività di estrazione degli idrocarburi e le trivellazioni;

4)    Trasmettere una lettera ai Presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise (poiché la competenza territoriale è di questi due enti) per appurare rivalutazioni delle posizioni assunte alla luce del potenziale rischio a cui è esposta l’AMP delle Isole Tremiti;

5)    Avanzare una proposta di istituzione del SIC a mare. La normativa di riferimento nazionale è costituita dal DPR 357/97 e dal D.M. 17 ottobre 2007. In Italia i siti Natura 2000 a mare corrispondono nella quasi totalità con le aree marine protette. A Tremiti è già presente un SIC A MARE che non copre tutta l’area della riserva marina.
La strada da percorrere è quella di ampliare il SIC già esistente e farlo coincidere con i confini della riserva. In questo caso la proposta di riperimetrazione (frutto di uno studio specifico) dovrà essere adottata dalla Regione Puglia e successivamente approvata dal Ministero che eseguirà una c.d. procedura di Registrazione.
Tale attività di registrazione sarà inviata alla CE per la sua successiva e definitiva approvazione. Tale ampliamento, potenzialmente, non troverà alcuna difficoltà di recepimento da parte degli organi sovraordinati in quanto il problema principale dei SIC A MARE non è la loro istituzione ma la loro protezione. Se ci sarà il SIC di Tremiti tale problema non sussiste in quanto così facendo si garantirebbe al SIC A MARE la protezione richiesta e desiderata dalla UE;

6)    Accelerare l’iter di approvazione del Regolamento dell’AMP che al momento può contare solo su un disciplinare;

Le dichiarazioni del Commissario Pecorella: “La comunità del Parco che oggi si è riunita ha deciso, dopo una responsabile discussione, di assumere una posizione chiara in favore del territorio e della sua tutela ambientale ristabilendo la sua centralità istituzionale. Quanto al decreto ministeriale delle introspezioni (e non trivellazioni, ndr) che dovrebbero essere realizzate a circa 30 km dall’AMP delle Isole Tremiti, pur consapevoli della impossibilità per l’Ente di proporre qualsiasi ricorso giurisdizionale, è emersa forte la preoccupazione che non rispetti il valore altamente naturalistico rappresentato dall’area marina e, perciò, è stata approvata una serie di iniziative importanti che saranno portate avanti nei prossimi giorni. Sappiamo benissimo che è un momento delicatissimo e perciò abbiamo risposto alla richiesta di tutela del patrimonio di biodiversità del nostro territorio con fatti concreti anche se sull’onda emotiva. A tal proposito la comunità si è fatta portavoce e diventerà sensibile nei confronti di tutte le segnalazioni dei cittadini e delle associazioni che si stanno mobilitando. E’ stato unanimemente affermato come l’unità delle posizioni è elemento da realizzare per poter sperare di conseguire il massimo e democratico risultato auspicabile”.
Le dichiarazioni del Commissario Prefettizio delle Isole Tremiti, dott.ssa Carmela Palumbo: “Da un punto di vista normativo, nel suo complesso, il decreto non desta eccessive preoccupazioni. Infatti, l’area interessata dalle introspezioni ricade 24 km oltre il limite del perimetro dell’AMP (in osservanza di una norma italiana adottata che è una delle misure più ristrettive delle normative europee inerente a questo specifico settore), a dispetto del provvedimento dello scorso anno che interessava un’area distante solo 4 km dalle Diomedee. Nelle prossime ore è in programma una mia riunione con i tremitesi per raccogliere le loro impressioni, ma da quel che mi pare di percepire, la situazione è molto meno drammatica rispetto al medesimo periodo del 2010. Una maggiore correttezza ed equilibrio nell’informazione ci consentirà sicuramente di proseguire intelligentemente e serenamente su questo strategico percorso intrapreso oggi con il pronunciamento della Comunità del Parco. Infatti il confronto, la condivisione e la compattezza sono gli unici strumenti per giungere alla risoluzione dei problemi della collettività”.