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Appalti e tangenti in Puglia l’inchiesta tocca il Pd nazionale

Gli affari sospetti nel settore della sanità raccontati dall´imprenditore Tarantini. Già indagati due ex assessori della giunta Vendola. Le intercettazioni verranno depositata oggi integralmente dalla Procura nell’udienza al tribunale del Riesame che dovrà decidere sulla posizione di Tedesco.

 

Una nuova bufera giudiziaria potrebbe presto abbattersi sul mondo politico e imprenditoriale pugliese. Sta per chiudersi l’ultima tranche dell’indagine nata nel 2008 sull’imprenditore della sanità Gianpaolo Tarantini. Un’inchiesta che nel 2009 portò per la prima volta a scoprire il giro di escort che frequentavano le residenze del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ma che ha anche scoperchiato un giro di mazzette e appalti truccati attorno al mondo della sanità. E’ questo secondo filone che starebbe ora per chiudersi, coinvolgendo una serie di politici locali e nazionali di primo livello del centrosinistra. In particolare del Partito democratico.

L’indagine – condotta dai sostituti procuratori Eugenia Pontassuglia, Ciro Angelillis e Giuseppe Scelsi – parte dalle dichiarazioni di Tarantini. Ma, grazie al lavoro attento della Guardia di finanza, è riuscita a ricostruire in più di un anno e mezzo di indagine una fitta rete di interessi di gruppi imprenditoriali che lavoravano con denaro e incentivi pubblici grazie all’appoggio di alcuni politici. Emblematica, per raccontare il sistema, è l’intercettazione ambientale del 21 gennaio del 2009 tra Tarantini, l’ex direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino, e gli imprenditori Cosimo Catalano, Rino Metrangolo ed Enrico Intini, tutti vicini al centrosinistra. Si parlava di un appalto da spartire che la Asl di Bari stava per bandire e Tarantini come al solito aveva le idee chiare: "Rino, il problema sai cos’è? Che chi romperà i coglioni… chi può rompere i coglioni sono: o Alberto (Tedesco, il senatore del Pd per cui è stato chiesto l’arresto-ndr), se non si parlano, e con Alberto parla Enrico, o Cascina per il fatto della luce ed il gas, e ci parla Enrico, o gli altri che ora sono… Chi sono: il Cns (il Centro nazionale servizi-ndr) e chi sta? Il Cns che non è un problema, e Tre Fiammelle; ma Tre Fiammelle è un fornitore (diciamo così) locale che non è che ha tutte queste capacità di… e non è neanche il tipo che va a fare l’esposto in Procura piuttosto che la lettera a "La Gazzetta", non è assolutamente il tipo".

Ancora più espliciti quando si tratta di dover decidere come spartirsi un appalto. "Sì, facciamo tre lotti come dicono tutti, poi uno a te, uno a te e uno a te, e li dividiamo tutti". E riferendosi ad alcune imprese, l’imprenditore dice ancora: "Io so solo che li vuole Alberto dentro per forza! Secondo me, bisogna sentire almeno Mario Loizzo (ex assessore della giunta Vendola in quota Pd-ndr) e almeno Alberto Tedesco". Tarantini insiste: "Ma tu non puoi parlare con Alberto e Mario e dire: "Senti, con questi qua dobbiamo fare queste cazzo di tre cose, come dobbiamo fare, chi dobbiamo portarci dentro?" Poi ve le dividete… cioè: per assurdo, facendo che in tre capogruppo, no?… Siete tu, lui e diciamo… ".

Questa intercettazione verrà depositata oggi integralmente dalla Procura nell’udienza al tribunale del Riesame che dovrà decidere sulla posizione di Tedesco. La Procura ha infatti chiesto che venga riconosciuta l’associazione a delinquere nei confronti del senatore del Pd. Mentre l’ex assessore regionale alla Sanità ha chiesto che venga annullata la richiesta di carcerazione a suo carico. Non sono ancora chiari i tempi invece sulla seconda tranche dell’inchiesta: certo è che la polizia giudiziaria ha concluso la sua indagine. Nell’occhio della Procura, guidata da Antonio Laudati, non ci sarebbero però soltanto gli interessi sulla Sanità. La politica avrebbe utilizzato metodi simili per gestire anche altri business, primo tra tutti quello sull’eolico e sul fotovoltaico: l’inchiesta ha dimostrato che persone vicini a gruppi politici avrebbero creato società ad hoc per accedere ai finanziamenti. 

Giuliano Foschini