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Estorsioni: otto arresti a Vieste nell’operazione “Medioevo” (7)

“Aumentata la fiducia, ora opereremo per la confisca dei beni di Notarangelo”. La vittoria dell’associazione Antiracket di Vieste.

 

Il clima di collaborazione messo in atto a Vieste dagli imprenditori del turismo e dai commercianti e la nascita dell’associazione Antiracket hanno reso possibile il grande successo dell’operazione Medioevo. Ieri la città garganica ha superato l’oscurantismo e la violenza della roba. Dalla associazione Antiracket Vieste sono giunti i ringraziamenti a tutti coloro che sono stati vicini alla città. “Rinvitiamo alla denuncia tutti gli imprenditori ed i commercianti garganici vesssati dalla criminalità organizzata’. Proprio l’aumento delle denunce è l’elemento che ha consentito l’operazione dei carabinieri. Come ha spiegato a l’Attacco il coordinatore regionale dell’associazione presieduta a livello nazionale da Tano Grasso negli ultimi tempi, Renato De Scisciolo, dopo l’incendio dello Scialì di Pinuccio Vescera sono state registrate ben 6 denunce almeno. “ E’ aumentata la fiducia. Posso garantire che ci costituiremo parte civile e ci opereremo per la confisca dei beni di Angelo Notarangelo. Il boss aveva finanche un profilo facebook da cui adescava i giovanissimi”. Oltre 300 amici, i suoi contatti sul social network, quasi tutti studenti. “Notarangelo organizzava tutto, era la mente delle diverse estorsioni. Ma l’associazione ha dimostrato di non aver paura”, aggiunge Renato De Scisciolo. Il comunicato congiunto provinciale, regionale e nazionale è netto: “Ci complimentiamo con la magistratura e le forze dell’ordine per la brillante conclusione dell’operazione “Medioevo”. Un grazie di cuore lo rivolgiamo a chi con perseveranza e serietà ci è sempre stato accanto ed in particolare all’On.le Alfredo Mantovano, al Procuratore Capo dott. Antonio Laudati; al Prefetto di Foggia Antonio Nunziante, al Colonello CC Antonio Diomeda, al Sostituto Procuratore dott. Gatti, al Capitano CC Pisciotta, al Capitano CC Sirsi, al Tenente CC Bochicchio, al Luogotenente CC Berardi, al Maresciallo CC Bottalico e a tutta la Tenenza dei carabinieri di Vieste. E con questi sentitissimi ringraziamenti non possiamo esimerci dall’invitare alla denuncia tutti gli imprenditori ed i commercianti garganici vessati dalla criminalità organizzata. E’ tempo di smettere di restare a guardare. E’ tempo di rialzare la testa. E’ tempo di riprenderci la nostra terra”. Decisa anche la reazione di Vittoria Vecera, componente dell’associazione e presidente del Consorzio Gargano Mare. “L’associazione si è costituita per dare voce a chi invece di pagare il pizzo voleva fare altro. C’è stato un movimento di coscienza, un’opera di sensibilizzazione che ha permesso a tutti di essere consapevoli e di denunciare”. Non è il tempo delle denunce, la chiave del successo delle forze dell’ordine, secondo Vecera, ma la forza della scelta. “Ci sono nel nostro territorio degli imprenditori ancora poco attenti”, rimarca, ma dubita che ci sia qualche operatore turistico che possa perdere la sua attività, perché taglieggiato dall’usura. Dignità e amor proprio sono qualità insite in ogni imprenditore. “è fuori da ogni logica che un imprenditore accetti che sia qualcun altro a gestire la propria attività”.

Antonella Soccio
L’Attacco