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Cristicchi firma il manifesto Daunia & Gargano

Prima tappa nazionale del tour "Grand Hotel Cristicchi", ieri sera a San Marco in Lamis, ospite del Festival "Mo’l’estate Gargano", di Regione Puglia e dell’Amministrazione comunale. Simone Cristicchi, trionfatore alla 57esima edizione del Festival di Sanremo e recente vincitore del premio Amnesty Italia 2011, ha entusiasmato il pubblico della Sala Teatro dell’Istituto Giannone con uno spettacolo musicale molto teatrale capace di toccare tutte le corde dell’anima con grande sensibilità e attualità: dal tema del lavoro usurante, delle morti bianche, del precariato e dell’immigrazione, al ruolo degli anziani nella società contemporanea, al rapporto tra genitori e figli. L’artista ha confermato il suo essere testimone generoso e solidale: dopo il recente progetto-spettacolo dal titolo "Canti di miniera, d’amore, vino e anarchia", che ha portato sui palchi d’Italia 14 elementi del Coro dei Minatori di Santa Fiora di età compresa tra i 19 e gli 80 anni, il cantautore ha raccolto la sfida del "Manifesto Daunia & Gargano", una nuova visione del turismo per i due territori che si sono recentemente uniti (nel primo "matrimonio tra territori" in Italia, il 14 febbraio a Vico del Gargano) nell’immaginare un nuovo modello di sviluppo capace di valorizzare i giacimenti culturali e ambientali contrastando cementificazione, abusivismo e illegalità.
Ed è così che, dopo aver abbracciato il vasto e originale repertorio "di festa e di lotta" dei Minatori, soliti "esibirsi" nelle osterie o nelle piazze di paese, dal palcoscenico garganico Cristicchi ha sottoscritto il Manifesto per contribuire alla tutela delle identità territoriali, facendosi promotore e cantastorie dello sviluppo lento e del turismo sostenibile.
In fondo, il suo prodotto musicale ha dimostrato di avere molto in comune con le caratteristiche più profonde del territorio aspro e incantevole della provincia di Foggia, territorio di territori ad alta intensità esperienziale ed emozionale.