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Provincia/ Opposizione abbandona l’aula, Pezzano si dimette

Il Pd abbandona i lavori del consiglio, riunito oggi per l’approvazione consuntivo, e chiede le dimissioni di Santaniello.

 

“Le dimissioni sono l’unico atto che il presidente del Consiglio provinciale potrebbe compiere per recuperare dignità alla funzione svolta ormai esclusivamente in rappresentanza della maggioranza consiliare e non dell’intera Assise”. La richiesta è del segretario provinciale del Partito Democratico, Paolo Campo, e del capogruppo in Consiglio provinciale, Antonio Prencipe, dopo aver abbandonato l’Aula consiliare a seguito delle dimissioni irrevocabili del vice presidente dell’Assise, Rino Pezzano, e del presidente della Commissione consiliare Controllo e Garanzia, Michele Augello (Gruppo Misto), al quale è stato impedito di spiegare le motivazioni della propria decisione.
“Come Lei sa, sono un moderato per indole personale e cultura politica – ha affermato Pezzano – ma ho condiviso anche i toni aspri da Lei utilizzati in quelle occasioni, perché ho condiviso lo scoramento e il disappunto provocati dalla vaghezza delle risposte e dalla inutilità pratica dei rari impegni assunti dall’Amministrazione provinciale. Toni aspri divenuti, a mio avviso, troppo rapidamente concilianti. E’ stato sufficiente, a Suo dire, un incontro con il Presidente della Giunta e chissà chi altri per risolvere ognuno e tutti i problemi da Lei prospettati e da me condivisi.
Mi auguro sia effettivamente così; mi consenta, però, di dubitarne e, soprattutto, di farLe notare che la richiesta di rispetto delle istituzioni implica il rispetto delle forme istituzionali, che in tali occasioni diventano sostanza.
Lei ha chiesto e, per parte nostra, ottenuto il sostegno del Consiglio provinciale. Lei ha chiesto e, per parte nostra, ottenuto il sostegno alla convocazione di un Consiglio Provinciale in seduta monotematica con all’ordine del giorno la discussione sulle dimissioni dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Provinciale. Lei non poteva e non doveva liquidare una formale protesta istituzionale all’esito di un incontro politico organizzato e svolto da alcuni esponenti della Giunta e della maggioranza consiliare.
Così facendo, Lei ha offeso la dignità istituzionale della Presidenza del Consiglio Provinciale e dell’Assise – ha concluso Rino Pezzano – ha offeso la dignità istituzionale e politica dei gruppi consiliari di minoranza, utilizzando il sostegno ottenuto per raggiungere obiettivi e risultati a noi del tutto ignoti”.
Dopo l’annuncio delle dimissioni da parte di Michele Augello, i consiglieri di minoranza hanno abbandonato il Consiglio provinciale “perché riteniamo che questa Assise non possa riunirsi legittimamente – ha affermato il capogruppo del PD, Antonio Prencipe – essendo venuto meno il ruolo istituzionale delle minoranze, garantito dallo Statuto e sbeffeggiato dal presidente dell’Assemblea”.
“Avremmo voluto discutere dell’emergenza istituzionale, così come l’ha definita Santaniello in Aula, e che non possiamo ritenere risolta dall’assegnazione di una stanza o dall’attivazione di un sito internet del Consiglio – ha sostenuto Paolo Campo – Ma abbiamo dovuto prendere atto dell’assoluta chiusura della maggioranza, pur con qualche lodevole eccezione, e del presidente dell’Assemblea, forse intimorito dalle conseguenze politiche del proprio gesto. A questo punto – ha concluso il segretario provinciale del PD – le sue dimissioni sono più che opportune per ristabilire la piena agibilità democratica del Consiglio”.