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Ischitella/ Clima di tensione nell’ultimo consiglio comunale

“Ma il sindaco non ha più i numeri per governare".Le minoranze ora chiedono le dimissioni di Colecchia.

 

– Un consiglio comunale abbastanza vivace ad Ischitella. La componente di minoranza ha chiesto le dimissioni del sindaco, Piero Colecchia, ritenendo che non abbia più i numeri per continuare a rimanere a Palazzo di città. I consiglieri Mario Manicone, Vincenzo Basile Vincenzo, Michele Di Fine, Giuseppe D’Errico, Stella Barrasso, Gaetano Ventrella, Michele Castelluccia, unitamente alle segreterie delle rispettive forze politiche (Partito democratico, Popolo delle libertà, Rifondazione comunista, Unione di Capitanata) parlano di maggioranza con il “flato grosso e di risultati disastrosi e fallimentari registrati in questi tre anni digestione amministrativa- sottolineando che i “bisogni della popolazione sono così importanti che non possono essere affrontati da una amministrazione ricattata e ricattabile”. Un passo indietro di una decina di giorni per ricordare che gli assessori, Leonardo La Malva e Domenico Paolino, avevano rimesso le loro dimissioni dai rispettivi incarichi ricoperti nell’esecutivo, motivate, si leggeva in uno scarno comunicato, dalla “disorganizzazione amministrativa, di eccessivo peso politico che il Sindaco riconosceva ad alcuni assessori e la scarsa fiducia che serpeggiava tra i componenti della giunta che – veniva”. La Malva e Paolino riconoscevano il “buon lavoro svolto fin qui dall’amministrazione relativamente al risanamento dei conti pubblici, all’apertura di uno spazio museale e alla realizzazione di talune opere strategiche, augurano al Sindaco e all’attuale compagine amministrativa di trovare il sostegno di altre forze politiche”. Il sindaco, Piero Colecchia, si diceva letteralmente sorpreso e, per non alimentare polemiche che avrebbero potuto danneggiare l’immagine dell’amministrazione, riuniva l’esecutivo; un confronto dimostratosi utile tant’è che tutto lascia intendere che sia tornato il sereno.
La nota di fiducia arriva da Domenico Paolino per il quale non c’è nulla di vero in merito ai rilievi mossi dalla componente di minoranza. Il campanello d’allarme suonato insieme al collega La Mal- va – spiega Paolino – ha voluto essere uno stimolo per poter raccogliere, fra due anni, i frutti del lavoro svolto in questi tre anni di gestione amministrativa, periodo difficile – tiene a sottolineare – per la situazione contabile che abbiamo ereditato, un milione di euro di deficit che ha obbligato la nostra componente a fare, come suol dirsi, salti mortali per ripianare il debito e, nello stesso tempo, garantire ai cittadini servizi dignitosi. Nello stesso tempo abbiamo chiesto, e ottenuto, che l’ultimo segmento di legislatura, abbia un respiro amministrativo più ampio, distribuendo le risorse finanziarie puntando su interventi che guardino al futuro della nostra cittadina”. Paolino rassicura che in settimana sarà definito il percorso amministrativo per poter presentare, a fine mandato, alla cittadinanza un bilancio positivo che dovrà essere la carta d’identità del lavoro svolto dalla nostra amministrazione.

Francesco Mastropaolo