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Comunità Montana del Gargano, rimosso Cusenza

Pinto può esultare dopo la decisione di Vendola: “Finalmente si è fatta giustizia”.

 

È ufficiale: Gaetano Cusenza è stato rimosso dal suo incarico di commissario liquidatore della Comunità Montana del Gargano. Al suo posto il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola ha nominato il piddino sangiovannese Michele Placentino. Stando ad indiscrezioni baresi, il Presidente e la sua assessora alla Trasparenza avrebbero ritenuto assai compromettenti per l’Ente, dal punto di vista amministrativo, gli abusi commessi da Cusenza, che ha esorbitato dai limiti dei poteri di cui era stato investito dalla Regione. Incredibilmente, infatti, il commissario liquidatore, dopo appena pochi minuti dal suo insediamento, aveva avviato il procedimento di revoca dei provvedimenti di recesso dal “ rapporto di lavoro e di sospensione disciplinare del servizio
nei confronti del segretario generale Ugo Galli e della funzionaria Littoriano. Con decreto numero 3 del 22 marzo del 2010, Gaetano Cusenza avviò anche l’annullamento d’ufficio del nuovo regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, approvato dall’amministrazione uscente.
Il commissario liquidatore dovrebbe svolgere il compito di provvedere alle attività di liquidazione:. siffatte attività dunque non prevedono atti del tipo di quelli approvati da Cusenza come l’approvazione del progetto definitivo dei lavori di restauro, recupero funzionale ed igienico-sanitario del complesso immobiliare denominato masseria pilota Agropolis per una spesa complessiva di 8,6 milioni di euro. Né includono atti volti alla revoca di provvedimenti esecutivi emanati nel corso dell’amministrazione attiva. Insomma Cusenza ha dimostrato di andare oltre il suo ruolo e complice il suo passaggio al partito di Francesco Rutelli, l’Api, è stato sollevato dal suo incarico. L’ex presidente dell’Ente montano Nicola Pinto, che aveva inviato al leader di Sel un atto di diffida e di messa in mora finalizzato a conseguire la revoca del dottor Gaetano Cusenza è soddisfatto della decisione regionale. Finalmente giustizia è fatta- dichiara a l’Attacco- la Regione dovrebbe inviare gli atti non di competenza alle autorità competenti. Non si possono sopportare soprusi da personaggi che passano da un partito all’altro, cogliendo al momento meriti partitici o di corrente utilizzandoli contro i politici. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito alla revoca dello pseudo commissario, in primis il Presidente Vendola. E confido nel lavoro delle forze dell’ordine”. Un’altra battaglia di legalità di Pinto è legata ad Ugo Galli. Il dirigente, come la nostra testata anticipò nei mesi scorsi, ha chiesto di partecipare alla procedura di mobilità volontaria per la copertura di posti di dirigente amministrativo indetta dalla Provincia di Foggia. Pinto ha segnalato alla Procura della Repubblica, al Presidente e ai componenti della Commissione esaminatrice, al presidente Pepe e al direttore generale Morlacco che Ugo Galli non ha alcun titolo per partecipare ad una procedura di mobilità pubblica poiché non possiede lo status di dipendente e dirigente pubblico, che è il requisito minimo e imprescindibile per accedere alla mobilità. Su Galli si accumulano, infatti, ben 35 addebiti di natura disciplinare, provvedimenti che non sono mai stati impugnati innanzi al Tribunale del Lavoro.

Antonella Soccio
L’Attacco