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Vieste/ Sono di Giovanni e Martino Piscopo i resti ritrovati il 28 novembre

La conferma dal legale di famiglia, l’avvocato Berardino Masanotti. Esame DNA conferma identità.

 

Ora è ufficiale, quello che per la verità era già certo, confermato anche attraverso l’esame del DNA che i corpi carbonizzati trovati in un’auto in località “Posta telegrafo”, tra Vieste e Peschici, lo scorso 28 novembre appartengono ai fratelli Giovanni e Martino Piscopo, i due imprenditori turistici viestani di 58 e 51 anni. La conferma giunge attraverso il legale rappresentante della famiglia l’avvocato, Bernardo Masanotti,che ha dichiarato di aver ottenuto anche il nulla osta alla sepoltura. I risultati, dopo le analisi del Ris di Roma che ha dovuto lavorare, non senza difficoltà su pochi frammenti, per l’identificazione dei due fratelli imprenditori. Non ancora si conosce la data in cui saranno celebrati i funerali, forse – afferma il legale – saranno officiati tra qualche giorno. I corpi carbonizzati dei due fratelli, lo ricordiamo, erano sul sedile posteriore di un’Alfa Station wagon, nelle campagne tra Vieste e Peschici. I due scomparvero il 18 novembre, mentre si recavano nel loro fondo agricolo per raccogliere le olive. Si parlò immediatamente di un loro rapimento. L’auto a bordo della quale vennero ritrovati i corpi carbonizzati aveva anche la fianacata posteriore forata da proiettili di una pistola calibro 7.65 per terra invece, gli inquirenti recuperarono sette bossoli.