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Comunità Montana/ Pinto e Galli non se le mandano a dire

E intanto il segretario generale rischia di ottenere una poltrona a Palazzo Dogana. Prosegue la “battaglia di legalità” dell’ex presidente della Comunità Montana del Gargano nei confronti del segretario generale Ugo Galli che già aveva licenziato.

 

Prosegue la “battaglia di legalità” dell’ex presidente della Comunità Montana Nicola Pinto nei confronti del segretario generale Ugo Galli, che l’esponente politico, dopo essere rientrato in possesso delle sue funzioni, in seguito alla assoluzione piena, ha licenziato dall’ente di Monte Sant’Angelo. Come è noto, il provvedimento è stato revocato dal commissario liquidatore Gaetano Cusenza, che da qualche giorno è stato rimosso dal suo incarico dal Governatore Nichi Vendola. Ebbene, oggi, Galli, pur non avendo i requisiti si trova nelle condizioni di poter essere trasferito a Palazzo Dogana. Insieme alla candidata Celeste Maria Cesira, è stato ammesso alla prova pratica nell’ambito della procedura pubblica di mobilità volontaria per la copertura di n. 4 posti di Dirigente Area Amministrativa ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. n. 165 del 30 marzo 2001 e diario della prova, che verrà svolta il giorno 8 giugno, ore 15:30, pressa l’Aula consiliare della nuova sede della Provincia in via Telesforo. Essa consisterà in 10 quesiti a risposta sintetica da svolgersi nel tempo di 2 ore nell’ambito delle materie indicate nel Bando. A nulla paiono valere le sollecitazioni di Pinto, che ha scritto alla Procura della Repubblica, ai membri della commissione giudicante, al Presidente Pepe e al direttore Morlacco per segnalare che Galli non è dirigente ed è sprovvisto di quel requisito fondamentale secondo cui per partecipare alla mobilità il candidato non deve aver avuto nell’arco degli ultimi cinque anni neppure un provvedimento disciplinare. A carico di Galli pendono più di 30 provvedimenti. Inoltre il suo licenziamento, non essendo stato impugnato di fronte al giudice del lavoro è ancora valido. Tuttavia, in Provincia sembrano essere tutti concordi, tranne il Presidente Antonio Pepe, sulla bontà di Galli. Il suo arrivo, infatti, godrebbe dei favori dell’assessore al Personale Gabriele Mazzone, sipontino molto legato agli ambienti “leonini” di
Galli. 

Antonella Soccio
L’Attacco