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Rapine in banca, la Puglia peggiora. Lo scorso anno a segno 72 «colpi»

L’indagine Abi sulla sicurezza: aumento del 44%. «Distribuito anche un’apposita guida antirapina».

 

Calano le rapine in banca e diminuiscono anche l’indice di rischio e il bottino complessivo, ma in Puglia la tendenza va nella direzione opposta. È quanto emerge dall’indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza (per l’anno 2010) con un calo di furti pari al 18%. Non è così per la Puglia che registra un aumento del 44% (con 72 rapine rispetto alle 50 del 2009).
Per quanto concerne la mappatura geografica, nel 2010 le rapine sono diminuite in 13 regioni: Abruzzo (-8,3%, da 48 a 44), Calabria (-44,4%, da 18 a 10), Campania (-4,2%, da 119 a 114), Emilia Romagna (-20,5%, da 151 a 120), Friuli Venezia Giulia (-25%, da 8 a 6), Liguria (-48,3%, da 58 a 30), Lombardia (-31,7%, da 445 a 304), Molise (-57,1%, da 7 a 3), Sardegna (-62,5%, da 16 a 6), Sicilia (-44,6%, da 177 a 98), Toscana (-35,2%, da 128 a 83), Trentino Alto Adige (-55,6%, da 9 a 4) e Veneto (-3,7%, da 82 a 79). Nessuna rapina in Valle d’Aosta, mentre restano invariate in Piemonte (144 come nel 2009) e Umbria (17). I dati negativi riguardano: Basilicata (con 9 rapine da 5), Lazio (con 221 da 209), Marche (con 59 da 53) e Puglia (con 72 da 50). «Le banche italiane – fa sapere l’Abi – investono ogni anno oltre 750 milioni di euro per rendere le proprie filiali sempre più sorvegliate e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita guida antirapina che recepisce suggerimenti di Polizia e Carabinieri. Ma la collaborazione con le Forze dell’ordine per la sicurezza allo sportello non si ferma qui: in 100 province italiane è già operativo il Protocollo anticrimine firmato dall’Abi con le singole Prefetture. È operativo, inoltre, l’Osservatorio intersettoriale Ossif sulla criminalità a cui partecipano, oltre al Ministero degli Interni, anche Poste, ConfCommercio, Federdistribuzione, FederFarma, Federazioni italiana tabaccai e Assovalori. L’obiettivo è migliorare la prevenzione del fenomeno anche attraverso lo scambio di dati e informazioni su furti e rapine e la condivisione di best practice».