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Presto nuovo regolamento provinciale per servizi socio-assistenziali a favore dei diversamente abili

«L’offerta dei servizi destinati ai cittadini diversamente abili del territorio provinciale rappresenta uno dei settori cardine delle azioni attivate dalla Provincia di Foggia nell’ambito delle politiche sociali.  L’armonizzazione degli interventi, il miglioramento della loro efficacia ed una riorganizzazione che venga incontro alle esigenze e ai bisogni della comunità sono gli obiettivi che nei prossimi mesi saranno raggiunti grazie ad un lavoro che disegnerà una nuova cornice operativa». Così Antonio Montanino, assessore provinciale alle Politiche Sociali, annuncia le prossime scadenze legate all’applicazione del nuovo regolamento per l’erogazione dei servizi socio-assistenziali in favore di persone con disabilità sensoriali e/o psicofisiche. Il regolamento, che entrerà di fatto in funzione con il prossimo anno scolastico, è stato approvato dal Consiglio provinciale lo scorso 4 marzo. «Sono innumerevoli gli elementi di novità introdotti dal regolamento – spiega Montanino – a conferma di un’attenzione ai cittadini di Capitanata diversamente abili concreta e per nulla retorica». Il primo settore al quale la Provincia ha inteso rivolgere il proprio impegno è quello della formazione collegata alla crescita culturale dei ragazzi diversamente abili. In stretto raccordo con il mondo della scuola, dunque, si è immaginato un percorso che possa fare dell’istruzione un elemento utile a valorizzare le potenzialità e le conoscenze delle giovani generazioni. «In quest’ottica – afferma l’assessore provinciale alle Politiche Sociali – abbiamo ridisegnato il sistema di trasporto pubblico rivolto agli studenti iscritti agli istituti superiori con un più intenso coinvolgimenti degli Enti locali territoriali, che d’intesa con la Provincia potenzieranno il carattere di "prossimità" del servizio». Secondo la stessa filosofia si è provveduto a razionalizzare ed ottimizzare la portata degli interventi socio-assistenziali attraverso la fornitura di attrezzature tecniche e sussidi didattici per l’integrazione scolastica, quali ad esempio la trascrizione dal nero al "Braille", il foto ingrandimento, le registrazioni audio in formato accessibile dei testi scolastici, e qualsiasi altra forma di supporto tiflodidattico in ragione dell’ordine di scuola frequentato e del residuo di funzione visiva dello studente minorato della vista; la frequenza di Corsi di qualificazione professionale e di Corsi universitari; le iniziative per l’aggiornamento degli operatori; l’educazione musicale, artistica, sportiva, ricreativa, culturale diretta al loro recupero ed alla loro integrazione sociale. «Consideriamo centrale la funzione dell’aspetto formativo nella creazione di un sistema di piena integrazione sociale ed occupazionale oltre che nel sostegno alle famiglie – aggiunge Montanino – E’ in quest’ottica che il regolamento prevede espressamente un arricchimento delle offerte, attraverso la creazione, prevista entro la fine di luglio, di un albo degli operatori a cui affidare l’assistenza specialistica in favore degli alunni con disabilità sensoriali e/o psicofisiche che frequentano gli istituti scolastici della provincia di Foggia». Il nuovo regolamento, secondo l’assessore provinciale, «opera una vera e propria rivoluzione culturale con riferimento al tema dell’assistenza per i cittadini diversamente abili di Capitanata. La sua applicazione – conclude Montanino – sposta infatti la priorità sull’aspetto della formazione culturale e scolastica, alla quale sono inevitabilmente legate le prospettive occupazionali e d’indipendenza. Un traguardo che vogliamo raggiungere con il contributo di tutti: da quello dei Consiglieri provinciali che hanno condiviso l’impianto dei regolamento all’universo dell’associazionismo e della scuola sino alle famiglie, che siamo fiduciosi vorranno condividere con noi questo cammino». Le categorie alle quali è rivolto il nuovo regolamento sono quelle dei soggetti privi della vista cioè coloro i quali sono colpiti da cecità assoluta o hanno un residuo visivo non superiore ad un decimo di entrambi gli occhi con eventuale correzione; i minorati sensoriali dell’udito affetti da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che gli abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purchè la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio; ciechi pluriminorati di qualsiasi età.