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Pinto, dopo l’assoluzione inizia la “resa dei conti”

L’ex presidente della Comunità Montana: “ora chiarezza sul progetto Archimed Wdcnet.

 

Nicola Pinto, ex presidente della Comunità Montana, dopo essersi goduto pienamente l’assoluzione in secondo grado, comincia a strutturare nel dettaglio la sua personale “resa dei conti” nei confronti di chi lo ha accusato. “Quando si affronta un giudizio si è sempre preoccupati e ansiosi ma durante la relazione del dottor Rizzi della Corte d’Appello abbiamo acquistato sicurezza. Abbiamo capito che la questione era stata approfondita. Dopo una sentenza così corposa ci siamo trovati un appello di ben 11 pagine, che non affrontava nessuno dei punti da noi osservati sulla truffa ai danni della Comunità europea’. È l’analisi lucida di Pinto. Come ha riferito a l’Attacco, in questi anni oltre alla libertà di passare inosservato come qualunque privato cittadino, è stato privato dell’affetto di suo padre morto pochi giorni dopo il suo arresto. In tutto questo tempo non ho mai pensato alla mia carriera politica. Ho pensato solo alla vergogna di un fatto non commesso ero preoccupato per la mia famiglia, ma io sono stato sempre tranquillo. Dovevo solo aspettare e superare lo scoglio. Tanti amici- osserva con rammarico- si sono dimostrati degli pseudo amici, ma ho avuto anche moltissima stima e comprensione dalle persone comuni dai rodiani che direttamente o indiretta- mente mi hanno fatto avere la loro solidarietà” Come Giuseppe Maratea che ha elogiato il penalista Raul Pellegrini con passione anche Pinto ringrazia vivamente i suoi due avvocati, Curtotti e Lodispoto. Ebbene, è questo il momento, secondo Pinto di chiedere conto della denuncia trasmessa alla Guardìa di Finanza di Manfredonia relativa alla liquidazione delle spese e alla preparazione dell’ormai celebre progetto Pic Interreg IIIB Archimed Wdcnet per il quale sarebbero state esibite in Comunità fatture. e rendicontazioni false. L’ipotesi di reato, ex articolo 640 bis del Codice penale, è quella di truffa aggravata e continuata. I vari soggiorni e spostamenti dello staff,che comprendeva il professionista abruzzese Gino Verrocchi, sua figlia e la dottoressa Manuela Cardelli, sono stati gonfiati secondo la relazione di perizia tecnica composta dal dottor Carmine Di Stolfo e basata su 8 determinazioni prese a campione su 49. Un esempio
per tutti, fissato dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Manfredonia che dimostra il piano
generale di frode: in ordine alla determinazione n.366 del 27settembre del 2007 il segretario generale dell’Ente Ugo Galli ha asserito di essere andato a Fiumicino dall’Abruzzo insieme a Gino Verrocchi e a Manuela Cardelli con l’auto della Comunità Montana Audi A16 per poi imbracarsi con loro sul medesimo aereo per Malta per partecipare agli incontri dedicati al progetto.
Dalle carte ne consegue dunque che la spesa 132.50euro relativo al viaggio da Tortoreto a Roma Fiumicino e ritorno sostenuta dal Verrocchi con la propria autovettura e successivamente rendicontata è da ritenersi fittizia e risulta priva di documento giustificativo. Analogamente a quanto verificatosi per Verrocchi anche la spesa di 124.80 euro del viaggio da Alba Adriatica a Roma e ritorno sostenuta da Cardelli con la propria Toyota Rav è falsa. Insomma, viaggi mai sostenuti, soggiorni in alberghi di lusso con amanti e affini, cene dal conto arrotondato con molto accesso. L’indagine, dopo essersi arenata per 8 mesi riprende il 3novembre del 2009, senza che vi sia nessuna preoccupazione sulla reiterazione del reato il pm Infante delega alla tenenza della Guardia di Finanza di Manfredonia di ridimensionate il mandato su 4 determine anziché 8: stringe il campo ed esclude il nome di Ugo Galli dall’indagine. Dal 29 aprile è la Procura di Teramo a lavorare sulla documentazione. Mentre si profilava questo quadro il 23 marzo del 2010 Infante appella comunque la sentenza di assoluzione di primo grado. Ugo Galli si costituisce parte civile all’appello. Molteplici sono le domande di Pinto: “Chi dovrà pagare stante la nostra assoluzione? Percbé Galli non procede anche contro Verrocchi, Cardelli e Sgambati, che non ha controllato l’effettiva vetidicità delle fatture e della rendicontazione presentata? Il segretario generale prenderà provvedimenti disciplinari nei confronti di Sgambati”.  Intanto Ugo Galli sosterrà il prossimo 20 giugno la prova orale perla procedura pubblica di mobilità volontaria per dirigente a Palazzo Dogana. E Pinto è pronto a dimostrare carte alla mano che l’avvocato non ha i requisiti per partecipare al concorso.

Antonella Soccio
L’Attacco